La carne delle bufale abbattute venduta sottocosto a multinazionali

Emergenza brucellosi, L’europarlamentare Martusciello porta il caso a Bruxelles: “La Regione ha dimostrato la sua incapacità”

CASERTA – L’epidemia di brucellosi e tubercolosi bovina e bufalina, che da dieci anni sta martoriando gli allevatori campani, e il numero esorbitante di animali mandati a morire: temi dibattuti, complessi, che ora sono sbarcati anche a Bruxelles. Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea. Nel quesito ha evidenziato come in Campania nell’ultimo decennio sono state macellate oltre 140mila bufale per sospetta brucellosi e tubercolosi. “Tuttavia, come è emerso dagli esami post-mortem, la stragrande maggioranza degli  animali abbattuti era perfettamente sana. Solo 1’1,3 % degli animali è infatti risultato positivo a malattie  infettive. Le carcasse degli animali sani – ha aggiunto Martusciello – sono poi state vendute sottocosto a multinazionali del settore delle  carni. Questo è il risultato di innumerevoli diagnosi errate, effettuate avvalendosi di metodi non adatti alla specie in questione”.

Per il forzista la soluzione alla macellazione indiscriminata delle bufale è semplice: “La vaccinazione” . Ma nel nuovo piano redatto dalla Regione per eradicare brucellosi e tubercolosi è stata disposta obbligatoriamente solo per gli allevamenti che si trovano nei quattro Comuni dove l’incidenza dell’infezione è più alta. “Il settore della  bufala nella zona di Caserta, noto in tutto il mondo per la produzione di mozzarella di bufala Dop, è in  ginocchio.  Oltre 130 allevamenti di bufale – ha proseguito l’europarlamentare – hanno presentato istanza di fallimento dopo aver assistito all’inutile  abbattimento della maggior parte dei propri animali a causa di un piano regionale approvato in violazione  delle direttive nazionali ed europee in materia di sorveglianza, programmi di eradicazione e status di  indenne da malattia per malattie e vaccinazioni”.

Alla Commissione europea Martusciello ha chiesto “quali misure intende adottare per porre fine a questa inutile macellazione”. La risposta è arrivata: a firmarla è stata la cipriota Stella Kyriakides, che fino al 2024 ricoprirà la carica di commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare. Ha sostanzialmente ricordato che il piano di eradicazione è competenza nazionale. Brutalizzando: è un problema dell’Italia. Logicamente il documento dovrà avere i check della Commissione. Nell’affrontare l’interrogazione di Martusciello si è concentrata anche sulla diagnostica: “A norma dell’articolo 9, paragrafo 2” del regolamento delegato Ue 2020/689, “l’autorità competente – ha chiarito – dovrebbe classificare un animale come un caso confermato quando in un campione prelevato da un animale che presenta una connessione epidemiologica con un caso sospetto o confermato è stato ottenuto un risultato positivo utilizzando un metodo diagnostico indiretto”. Su questo aspetto, quindi, l’Ue continua a ritenere che la ricerca dell’anticorpo a brucellosi e tubercolosi sia sufficiente per accertare la positività dell’animale.  

“Si sono accesi finalmente i riflettori su quello che sta accadendo in Campania – ha commentato Martusciello -. Da come la Regione ha affrontato questa emergenza negli ultimi anni è emersa tutta la sua incapacità. Noi proseguiremo a controllare tutto il suo operato passo dopo passo. Adesso – ha concluso il forzista – bisogna essere concreti e operativi per risollevare le sorti di questo comparto”.

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