La Casertana sta accumulando certezze. La prestazione di Cerignola conferma i passi in avanti della squadra di Manuel Iori che non risente del confronto con compagini che attualmente militano in posizioni di vertice e si confronta ad armi pari. Ciò è frutto della sfrontatezza che ha caratterizzato la carriera da calciatore dell’allenatore di Varese, partito dal basso, con la Serie D disputata a Borgosesia, ed arrivato fino in Serie A a furia di sportellate e duelli: collezionò 15 presenze nella stagione 2009/2010 con il Chievo Verona. Uno scalino alla volta, il trainer è arrivato in alto ma sempre con squadre outsider nel ruolo di mediano, o meglio regista difensivo, che lottava su ogni pallone e ne facevano un allenatore già in campo. Serie C2 con Legnano, Meda e Carpenendolo, successivamente la C1 con il Cittadella che ha contribuito a riportare in B, divenendone la bandiera in due lunghi capitoli inframezzati dall’avventura con gli scaligeri e da altre esperienze con Livorno, Torino, Cesena e Padova nella serie cadetta. Da ciò si intuisce la propensione al sacrificio ed allo stesso tempo l’ambizione di chi sa che il lavoro può consentire di credere in qualcosa di insperato.
Il lavoro, espressamente il lavoro, è la base della carriera di Iori, prima da calciatore ed ora da allenatore. Ed in campo si vede, con una Casertana che, nonostante le defezioni, spaventa per sessanta minuti l’Audace Cerignola e sfiora il vantaggio a fine primo tempo (falchetti sfrontati come il suo allenatore); poi nella ripresa è costretto a cambiare registro per l’espulsione ingenua di Kontek. Anche in dieci, i falchetti si sono difesi con ordine, tanto che l’unico vero pericolo lo ha creato Salvemini con una girata salvata da Zanellati all’82’.
La prestazione in terra ofantina soddisfa il trainer casertano che allo stesso tempo è rammaricato di non aver potuto disputare gli ultimi trenta minuti in parità numerica: “Per settanta minuti abbiamo fatto una partita straordinaria contro una squadra forte e dominando il gioco. Primo tiro preso in inferiorità numerica quindi ai miei ragazzi vanno fatti solo i complimenti. In questo trittico di partite i ragazzi hanno dato tutto. Ritengo che sia la partita migliore delle tre perché venire a Cerignola non è semplice. Nel primo tempo Saracco miracoloso prima su Heinz poi su Paglino. Ripeto, siamo stati eccezionali. Bravi a non dare punti di riferimento. Bravi ad uscire in una situazione peccato non siamo riusciti a cambiare lato. Spiace perché potevamo portare a casa un risultato diverso: vincere anche domenica avrebbe dato uno slancio importante. Venire qui e raccogliere un punto così importante fa comunque muovere la classifica. Bisogna continuare a lavorare come stiamo facendo”.
In conclusione il trainer indirizza un messaggio ai tifosi che si sono fatti sentire al Monterisi: “Ora bisogna recuperare energie fisiche e mentali per poi preparare una gara contro una squadra altrettanto forte come il Catania. I tifosi ci hanno applaudito e sostenuto anche domenica. Questa squadra si sta meritando il sostegno della città. In tanti anche a Cerignola e spero nella loro spinta anche col Catania“.