Secondo la Procura il boss dei Contini Patrizio Bosti e il figlio Ettore, avrebbero dato indicazioni sulla distribuzione degli stipendi agli affiliati. Flora Bosti e il marito Luca Esposito avrebbero invece riciclato i proventi illeciti in società risultate intestate a dei prestanome. Si tratta di ditte che operano nella gestione dei rifiuti ferrosi, nella telefonia e negli affitti degli immobili. In questo modo sarebbero stati reimpiegati i soldi frutto di truffe messe a segno vendendo orologi di lusso “taroccati” a facoltosi imprenditori, anche all’estero. Ieri mattina la Cassazione ha annullato l’ordinanza per Flora Bosti relativamente alla partecipazione della donna ad associazione di stampo mafioso e ha rimesso la questione al Riesame per un nuovo giudizio: annullamento con rinvio reso possibile grazie alle argomentazioni difensive presentate dai legali di Flora Bostim vale a dire gli avvocati Domenico Dello Iacono e Elisabetta Valentini. Rimessi gli atti al Riesame. Rigettate le istanze presentate per Patrizio Bosti e Luca Esposito.