BARI – Sembrava una scena da film d’azione, o forse l’allestimento eccentrico per una parata natalizia anticipata. Invece, era l’inizio di una notte di follia e di un pericoloso inseguimento. Nella tarda serata di ieri, sabato 20 dicembre 2025, un’auto trasformata in un’abbagliante installazione luminosa ha scatenato il panico sulla Statale 16, prima di concludere la sua corsa contro un muretto a Bitritto. Al volante, un ventenne con precedenti, ora in stato di arresto.
Tutto ha avuto inizio quando diverse segnalazioni sono giunte alla centrale operativa della Polizia Locale di Bari. Gli automobilisti, allarmati, descrivevano un veicolo la cui carrozzeria era stata interamente ricoperta da luci a LED e strisce luminose di una potenza tale da creare un vero e proprio effetto accecante, mettendo a serio rischio la sicurezza stradale. Un proiettile di luce che, sfrecciando nel buio, abbagliava chiunque incrociasse il suo cammino, costringendo gli altri conducenti a manovre improvvise per evitare incidenti.
Una pattuglia della Polizia Locale, intercettata la vettura all’altezza di Bari, non ha potuto ignorare il palese pericolo. Gli agenti hanno immediatamente attivato i dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, intimando l’alt al conducente. Per tutta risposta, l’uomo al volante ha pigiato il piede sull’acceleratore, dando il via a un inseguimento ad alta velocità.
La fuga spericolata si è protratta per diversi chilometri, con l’auto “luminosa” che tentava di seminare la volante attraverso sorpassi azzardati e manovre al limite della tenuta di strada. La corsa si è diretta verso la provincia, terminando bruscamente alle porte di Bitritto. Lì, probabilmente a causa dell’alta velocità e della perdita di controllo del mezzo, il conducente ha finito per schiantarsi contro un muretto a secco che delimita la carreggiata.
Gli agenti, che non avevano mai perso di vista il veicolo, sono giunti sul posto in pochi istanti, bloccando ogni via di fuga. Alla guida vi era un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali. Nell’impatto, ha riportato solo lievi ferite e contusioni, ma è stato immediatamente dichiarato in arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale. Fortunatamente incolumi le altre due persone, due coetanei, che si trovavano a bordo come passeggeri.
Ma le sorprese per gli inquirenti non erano finite. La perquisizione del veicolo ha svelato un quadro ben più preoccupante. All’interno dell’abitacolo, infatti, è stato rinvenuto un kit completo di arnesi atti allo scasso, tra cui cacciaviti, piedi di porco e altri strumenti. Un dettaglio che apre inquietanti interrogativi sulla reale natura di quel viaggio notturno e sulle intenzioni del terzetto.
Come se non bastasse, da un controllo sulla targa è emerso che l’automobile, oltre ad essere stata modificata illegalmente con un impianto di illuminazione non omologato e pericolosissimo, risultava già sottoposta a fermo amministrativo da alcune settimane per precedenti e gravi violazioni al Codice della Strada. Un palese disprezzo delle norme che ora costerà molto caro al giovane.
L’auto, le luci artigianali e l’intero set di attrezzi da scasso sono stati posti sotto sequestro. Il 20enne, dopo le formalità di rito, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere delle pesanti accuse. Le indagini proseguono per chiarire il ruolo dei due passeggeri e, soprattutto, per capire se il gruppo si stesse preparando a compiere un’azione criminosa nella zona.



















