La Georgia approva la legge anti-aborto: Hollywood minaccia il boicottaggio

Le associazioni a difesa dei diritti umani denunciano che in pratica il testo vieta la pratica ancor prima che la maggioranza delle donne apprenda di essere incinta

MIAMI – Il Parlamento della Georgia, Stato conservatore e molto religioso nel sud degli Stati Uniti, ha approvato una legge anti-aborto, la più rigida del Paese che regolamenta il periodo in cui è possibile interrompere la gravidanza. Sfidando le minacce di boicottaggio da parte di diverse star di Hollywood.

Cosa prevede la legge

Precisamente il testo approvato, noto come ‘Heartbeat Bill’, cioè ‘Legge sul battito del cuore’, introduce il divieto dell’interruzione volontaria di gravidanza dal momento del rilevamento del primo battito cardiaco nell’embrione. Possibile a partire dalla sesta settimana.

La Georgia dice sì alla legge anti-aborto, l’ira di Hollywood

La legge prevede un’eccezione nel caso di complicazioni mediche, ma non in caso di stupri né incesti. “La Georgia dà un grande valore alla vita. Difendiamo gli innocenti e parliamo a nome di coloro che non possono parlare da sé”, ha commentato il governatore della Georgia, il repubblicano Brian Kemp.

Diverse decine di celebrità del cinema statunitense, fra cui Ben Stiller, Alec Baldwin e Alyssa Milano, hanno scritto proprio a Kemp. Avvertendo che, se la legge verrà promulgata, non potranno più lavorare in Georgia, destinazione molto diffusa per le riprese.

La denuncia delle associazioni a difesa dei diritti umani

Le associazioni a difesa dei diritti umani denunciano che in pratica il testo vieta l’aborto ancora prima che la maggioranza delle donne apprenda di essere incinta. “Se il governatore Kemp promulga questa legge, l’Aclu ha solo una cosa da dirgli: ci rivedremo in tribunale”, ha dichiarato Andrea Young, la responsabile per la Georgia della potente organizzazione di difesa dei diritti civili. La ‘Heartbeat Bill’ è già stata votata in diversi Stati Usa, come il Kentucky e l’Iowa, dove però è stata immediatamente bloccata dai giudici. Il 20 marzo l’ha approvata anche il Parlamento del Mississippi.

Usa, l’aborto fu legalizzato nel 1973

La Corte suprema ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti nel 1973 a livello nazionale. Al di là di questo, però, ogni singolo Stato può introdurre restrizioni o divieti, a meno che la vita o la salute della madre non siano in pericolo. L’arrivo alla Corte suprema di due giudici nominati da Donald Trump ha fatto pendere l’istituzione verso il campo conservatore. Alimentando le congetture su una possibile evoluzione di questa giurisprudenza.

(LaPresse/AFP)

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