Di Nicola Balice
TORINO (LaPresse) – La Juve lavora per comprare. Le priorità in questo momento sono tutte in difesa, nel reparto degli esterni per la precisione. Con i nomi di Joao Cancelo e Matteo Darmian priorità tra le priorità. Andando con ordine, per quel che riguarda il terzino portoghese, l’incontro chiave è avvenuto negli scorsi giorni a Milano. Il summit tra i dirigenti bianconeri e quelli del Valencia è servito per scoprire tutte le carte sul tavolo e decidere insieme di voler arrivare ad una felice conclusione della trattativa. Servono 40 milioni entro fine giugno. Cancelo rimane una priorità per la Juve che dopo aver visto respinto il nuovo tentativo in prestito con obbligo di riscatto ha preso il tempo necessario per formulare un’offerta giusta secondo modalità sostenibili.
La prossima settimana invece è previsto un incontro chiave con il Manchester United per sbloccare una volta per tutte la trattativa legata a Darmian. Rimane distanza tra domanda e offerta, obiettivo unico sarà quello di limarla definitivamente. E magari intavolare nuovi discorsi a proposito di Anthony Martial, attaccante francese in scadenza di contratto nel 2019 che rimane prima alternativa a Mauro Icardi e Alvaro Morata nelle intenzioni della Juve.
Nel frattempo però bisognerà vendere
Perché il bilancio è sempre al primo posto. In tal senso molto importante è la posizione di Rolando Mandragora. Uno dei giocatori in orbita Juve prescelti per fare cassa. Ma allo stesso tempo un talento su cui il club bianconero vorrebbe continuare a puntare anche in futuro. Ecco perché nelle trattative fin qui impostate, su tutte quella col Genoa, oltre ad un’alta richiesta da circa 20 milioni è sempre stata affiancata anche la pretesa di un diritto di riacquisto (o di recompra per gli amanti dello spagnolo e nostalgici dell’affare Morata): da questa sessione di mercato si può anche in Italia, la Juve sarà pronta a delineare un’operazione dietro l’altra in questo modo.
Ma di oggi una novità decisiva su Mandragora. A Palazzo Parigi è arrivata una delegazione del Monaco, fortemente intenzionata a portare nel Principato il centrocampista che in questa stagione si è guadagnato anche la Nazionale nonostante la retrocessione del Crotone. E il Monaco sarebbe pronto a mettere anche subito sul piatto i 20 milioni richiesti, con o senza bonus. Privando però la Juve del diritto di riacquisto o di una percentuale sull’eventuale futura rivendita. Su questo deve riflettere il club bianconero, l’offerta è importante ma la rinuncia a Mandragora potrebbe pesare anche di più nelle prossime stagioni.