MILANO – Una medicina da tre punti, ma per la completa guarigione serviranno altri rimedi. La Juventus trova finalmente la prima vittoria del suo tormentato avvio di campionato, ma che sofferenza. Al ‘Picco’ la squadra di Allegri combatte con un mai domo Spezia e vede i fantasmi. Dopo il vantaggio di Kean, i liguri spaventano la Signora con la rimonta firmata da Gyasi e Antiste. A raddrizzare la rotta ci pensano proprio i due più discussi, Chiesa e De Ligt, con l’olandese che regala i tre punti che riportano un po’ di serenità in casa bianconera. Nel finale, un grande intervento di Szczesny blinda una vittoria importantissima: se sarà la svolta, è quello che si vedrà. Di certo, ad Allegri non manca il lavoro: il gioco non convince ancora, i rischi presi sono troppi. Esce a testa alta la formazione di Thiago Motta, che gioca una gara di grande personalità e ci prova fino alla fine. Le Aquile accarezzano il colpaccio che avrebbe significato seconda vittoria consecutiva. Per l’undici anti-Spezia, Allegri vara i cambi annunciati: in attacco occasione dal 1′ per Kean, alla prima da titolare, al fianco di Dybala. In fascia si rivede anche Chiesa, a centrocampo spazio a McKennie con Bentancur e Rabiot. Nella difesa orfana di Chiellini, De Ligt affianca Bonucci, a sinistra torna De Sciglio. A destra c’è Danilo. Thiago Motta conferma in avanti Antiste come terminale offensivo. In difesa Hristov rileva Erlic, a centrocampo c’è Bourabia al posto di Sala.
Il primo squillo è di Kean, su traversone basso di Chiesa: conclusione deviata in angolo. Poi sugli sviluppi di un corner prova il blitz De Ligt, con una girata che non inquadra lo specchio. Le cose sembrano mettersi bene per la Juve, con il gol del vantaggio: Bonucci lancia, Rabiot spiazza per l’accorrente Kean che supera Zoet con un preciso destro dal limite (28′). Ma i liguri rispondono prontamente, tre minuti dopo: Szczesny salva su Verde sugli sviluppi di un angolo, Gyasi lascia partire un tiro a rientrare che vale l’1-1 che scatena il delirio del pubblico del ‘Picco’. Tutto da rifare per la squadra bianconera che prima dell’intervallo impegna Zoet con una conclusione mancina di Dybala.La mossa di Allegri dopo l’intervallo è affidarsi alla spinta di Alex Sandro, dentro al posto di De Sciglio e alle geometrie di Locatelli: fuori Bentancur. Ma sono i padroni di casa ad andare a segno in contropiede, completando il sorpasso: su un lancio lungo scappa Antiste, che con un velenoso destro trafigge Szczesny con la complicità di una deviazione di Bonucci. La reazione della Juve è affidata a una conclusione fuori bersaglio di Chiesa, a un’incornata da pochi passi di Kean sventata da Zoet e a un tiro di McKennie alle stelle, dopo l’appoggio di Chiesa.
Allegri si gioca la carta Morata e richiama Kean. Dybala impegna Zoet con una botta da fuori, quindi è Bonucci a rendersi minaccioso di testa su corner. Ma i liguri non stanno solo sottocoperta e sciupano una ghiotta chance: Verde premia l’inserimento di Bastoni, cross per il tiro a botta sicura di Antiste: Locatelli salva a a Szczesny battuto. Poco dopo, arriva il 2-2 firmato da Chiesa che dopo una gran giocata scambia in area con Morata e supera Zoet (67′). Bernardeschi prende il posto di Rabiot, Chiesa impensierisce la difesa delle Aquile con un tiro dal limite che sfiora l’incrocio. Il controsorpasso è firmato da De Ligt, in agguato sull’ennesimo angolo juventino (72′). I liguri, però, sono vivi e chiudono all’arrembaggio: Maggiore ha la palla del 3-3, Szczesny salva tutto sulla botta ravvicinata. E fa tirare un sospiro di sollievo ad Allegri.
(LaPresse)