La ‘manovra’ approda in Parlamento: pensioni e fisco i punti focali

'Opzione donna' è stata prorogata al 2023, mantenendo però l’obbligo di “un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, ma con un innalzamento dell’età d’uscita a 60 anni

Il Parlamento Italiano (foto LaPresse)

ROMA – Tanti i contenuti in esame della bozza di Manovra suddivisa in 16 capitoli e 156 articoli che oggi approda in Parlamento: pensioni e fisco tra i punti focali.

Pensioni

‘Opzione donna’ è stata prorogata al 2023, mantenendo però l’obbligo di “un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, ma con un innalzamento dell’età d’uscita a 60 anni, che viene legata al numero dei figli e che può essere ridotta di un anno per ogni figlio, fino al massimo di due”.

Le condizioni

Un beneficio che abbraccerà solo quelle donne che “assistono coniuge o parente con handicap; hanno una invalidità civile, superiore o uguale al 74%; sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavolo di crisi. Per queste ultime, la riduzione a 58 anni è a prescindere dai figli”.

Extraprofitti

Per quanto concerne invece la tassa sugli extraprofitti, ovvero l’eccedenza sul profitto normale del profitto effettivamente conseguito dalle imprese per il prossimo anno, assumerà la forma di ‘contributo di solidarietà’. Già previsto dal regolamento dell’Ue è un vero e proprio “intervento di emergenza contro il caro energia”. Nella manovra è previsto un “prelievo temporaneo per i soggetti che in Italia producono, importano o vendono energia elettrica e gas e producono, importano, distribuiscono o vendono prodotti petroliferi. Il contributo è del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi 2018-21; con il limite del 25% del patrimonio netto al primo gennaio 2022”. La nuova tassa abbraccerà circa 7mila aziende con un incasso di 2,56 mld di euro.

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