Negli anni ’60, Jean Tastevin, imprenditore automobilistico francese, decise di colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa della Facel Vega con una nuova berlina di lusso prettamente francese. Collaborando con Henri Szykowksi e Chris Lawrence, sviluppò la Monica, dal nome della moglie Monique. Dopo vari prototipi, il terzo, assemblato presso Vignale a Torino, definì le linee definitive della Monica 560. Dotata inizialmente di un motore V8 da 3 litri, il propulsore fu poi sostituito da un più affidabile Chrysler V8 da 5,6 litri, che consentiva velocità fino a 240 km/h. L’eleganza degli interni, rivestiti in pelle Connolly e con cruscotto in legno di olmo, e la dotazione di comfort, come climatizzatore e hi-fi, la distinguevano ulteriormente. Debuttando al Salone di Ginevra del 1973, la Monica 560 suscitò interesse, ma la crisi petrolifera e i prezzi del carburante elevati ne ostacolarono la diffusione. Nonostante il prezzo elevato e la concorrenza di marchi affermati, 22 esemplari furono completati prima della cessazione della produzione nel 1975. La Monica 560, rimasta un simbolo di ingegneria automobilistica francese, rappresenta l’ambizione e la sfida di Tastevin di creare una berlina di lusso francese che potesse competere a livello globale.