La polemica: “Grazzanise unica scelta per il Sud. De Luca condanna la Campania”

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Vincenzo De Luca

NAPOLI – “Ancora una volta, il presidente Vincenzo De Luca abdica al suo ruolo di governatore regionale per trasformarsi nel piccolo podestà di Salerno”. Non usa mezzi termini il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della commissione Giustizia, che interviene con durezza sulla scelta annunciata dal governatore uscente di puntare sull’aeroporto ‘Costa
d’Amalfi’ anche per i voli merci, lasciando in secondo piano lo scalo di Grazzanise. Per Rastrelli si tratta dell’ennesimo errore politico di De Luca, mosso più da calcoli elettorali che da una reale visione di sviluppo. “Lo ha fatto con la provocazione di proporre lo stadio Arechi per gli Europei 2032 al posto del Maradona di Napoli e lo rifà oggi con gli aeroporti. Anche in questo caso, la miopia politica si accompagna con
il più bieco calcolo elettorale”.

Il senatore mette in guardia contro una strategia che, a suo avviso, rischia di condannare la Campania a un futuro limitato: “Investire esclusivamente su Salerno, e su un Capodichino già saturo, significa rinunciare alla prospettiva di uno scalo internazionale capace di attrarre i voli transoceanici. La vera occasione per il Sud resta Grazzanise, che deve essere valorizzato nell’ambi- to del Piano nazionale aeroportuale”. Nelle parole di Rastrelli, lo scalo casertano non è solo un progetto di territorio, ma una chance strategica per tutto il Mezzogiorno: “Grazzanise può diventare un hub intercontinentale per Napoli, per la Campania e per la Basilicata, oltre che uno scalo in grado di richiamare traffico da tutte le regioni meridionali. È un’opzione irrinunciabile per lo sviluppo del sistema aeroportuale”.

Un richiamo che arriva mentre la vicenda torna a infiammare il dibattito politico. Dopo anni di promesse e atti concreti – dagli incontri istituzionali ai fondi regionali per lo studio di fattibilità, fino all’ordine del giorno votato in Parlamento – l’attenzione della Regione appare nuovamente spostata su Salerno, facendo percepire Grazzanise come un’occasione ancora una volta mancata. Rastrelli chiude con un affondo: “Fortunatamente, le dichiarazioni di De Luca sono solo gli ultimi colpi di coda del principale responsabile di un’esperienza regionale fallimentare”. Negli ultimi anni, però, il percorso per pro- vare a trasformare Grazzanise in un hub commerciale non era rimasto solo sulla
carta: dal lavoro del sindaco Enrico Petrella, aiutato da Alfonso Piscitelli, consigliere regionale, con il ministro Guido Crosetto, allo
stanziamento di fondi regionali su impulso di Gennaro Oli- viero per lo studio di fattibilità, fino all’ordine del giorno votato da tutti i parlamentari casertani e al via libera del ministero della Difesa.

Lo stesso De Luca, pochi mesi fa, aveva scritto al ministro Matteo Salvini per chiedere l’apertura di un tavolo tecnico sull’inserimento di Grazzanise come hub cargo nel Piano nazionale aeroportuale. Ora, la sua virata (l’ennesima) su Salerno rappresenta la posizione del governatore uscente che potrebbe danneggiare il progetto di Terra di Lavoro. Ma sarà chi lo succederà a dover sciogliere il nodo: da un lato potrebbe esserci Roberto Fico, nome indicato per il centrosinistra, dall’altro il candidato che il centrodestra deciderà di mettere in campo.

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