ROMA – Ore 5 del mattino: Putin sferra l’attacco all’Ucraina: è guerra. Dopo giorni di alta tensione, La Russia in queste ora sta invadendo dalle frontiere il Paese dell’Ex Urss. Nelle motivazioni del pugno duro di Putin, l’allargamento della Nato ad Est dell’Europa. Gli Stati uniti verrebbero così meno ad un accordo siglato nel lontano 1989 dopo la caduta del Muro di Berlino e che prevedeva appunto che non ci sarebbero state interferenze in quella zona strategica dell’Europa. A sancire tale accordo che sarebbe avvenuto nel febbraio del 1990 l’allora segretario di Stato James Baker che al leader russo Mikhail Gorbaciov avrebbe detto che “non ci sarebbe stata nessuna estensione della giurisdizione Nato a Est, neanche di un centimetro”.
Il timore degli Stati uniti a questo punto, è che Putin, dopo l’attacco all’Ucraina che non fa parte dei 30 Paesi Nato a cui però strizza l’occhio, nell’ottica di una ricostruzione della ex Unione sovietica, possa rivolgere le sue attenzioni anche a Lituania, Estonia e Lettonia. Si tratta di Paesi Nato, la quale, a sua volta, si sentirebbe in diritto di scendere in campo in difesa del Patto Atlantico. Si darà il via così alla Terza guerra mondiale.