La rivoluzionaria Chevrolet Astro I: un capolavoro di aerodinamica

La Chevrolet Astro I Concept del 1967, frutto dell’ingegno di Larry Shinoda, fece scalpore al Salone di New York con il suo design avveniristico influenzato dall’era spaziale. La sua silhouette ultra-bassa (meno di 90 cm) e le sue linee fluide esaltavano l’aerodinamica, riducendo la resistenza e massimizzando le prestazioni. L’accesso all’abitacolo era garantito da un innovativo sistema di apertura elettrica della sezione posteriore della carrozzeria, che consentiva ai passeggeri di entrare e uscire comodamente. I sedili reclinabili enfatizzavano l’approccio futuristico. L’Astro I era alimentata da un motore flat-six derivato dalla Chevrolet Corvair, montato posteriormente e modificato per erogare 240 CV, garantendo un profilo anteriore estremamente basso e una resistenza aerodinamica ottimizzata. Per migliorare la visibilità posteriore, era stato integrato un periscopio sul tetto, mentre i tradizionali specchietti erano stati sostituiti da comandi ispirati all’aviazione, sottolineando la natura all’avanguardia del prototipo. Sebbene mai prodotta in serie, la Chevrolet Astro I Concept lasciò un’eredità significativa, influenzando modelli successivi e ridefinendo gli standard di design dell’epoca. La sua attenzione all’aerodinamica, l’integrazione tecnologica e l’approccio sperimentale continuano a ispirare progettisti e appassionati di auto, consolidando il suo status di simbolo di audacia e creatività nell’industria automobilistica degli anni ’60.

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