ROMA (LaPresse) – Da oggi ai Musei Capitolini ‘La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia’, nuova e importante mostra ad ingresso gratuito per i possessori della MIC, la nuova card per chi risiede e studia nella Capitale.
La grande bellezza di Roma
Gli inizi di Roma sono spesso confinati, nella comune immaginazione, ai miti della fondazione tramandatici dagli storici antichi. Dalla Lupa che allatta i Gemelli presso la palude ai piedi del Palatino alla disputa fratricida tra Romolo e Remo. Un immaginario rafforzato dalla circostanza che l’immagine di Roma maggiormente proposta nei secoli è legata ai simboli e agli edifici del suo passato imperiale. E, d’altra parte, dalla difficoltà di rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi precedenti. Dall’età repubblicana a ritroso verso le origini.
La mostra ai Musei Capitolini
La mostra che inaugura ai Capitolini è la prima di una serie di esposizioni temporanee che permetterà ai visitatori di recuperare. Attraverso le stratificazioni archeologiche, i valori fondativi dell’Urbe. Valori che, nonostante i millenni, incidono ancora nella vita dei cittadini d’oggi. Lo sviluppo della società, la gestione del territorio e l’interazione con le altre comunità. Ospitata nelle sale di Palazzo Caffarelli e nell’area del Tempio di Giove dal 27 luglio al 27 gennaio 2019, l’esposizione è promossa da Roma Capitale.
Alla riscoperta delle origini
Prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, la mostra accende infatti i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma. Illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità. Comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re. Grazie a lunghe attività di ricomposizione e di restauro, sarà possibile mostrare per la prima volta al pubblico dati e reperti mai esposti prima. Il percorso espositivo inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo a.C., e arriva fino al X secolo a.C. Snodandosi in diverse sezioni.