La Russia chiude i gasdotti: tempi duri per l’Ue

Impianto di gas (AP Photo/Michael Sohn, File)

KIEV – Si prospetta un inverno gelido all’orizzonte per i Paesi dell’Ue. Il monito è del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: “In questi giorni – ha detto nel suo consueto videomessaggio alla nazione – la Russia sta cercando di aumentare ancora di più la pressione energetica sull’Europa: il pompaggio di gas attraverso il Nord Stream è completamente interrotto. Perché lo stanno facendo? La Russia vuole distruggere la vita normale di ogni europeo, in tutti i Paesi del nostro continente. Vuole indebolire e intimidire tutta l’Europa, ogni Stato”.

Razionare i consumi

Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha spiegato che con la potenziale chiusura definitiva del gasdotto Nord Stream 1, tutti gli stati dell’Ue lavorano ad un piano di risparmio nazionale: “Se la Russia chiudesse oggi il rubinetto del gas con le scorte all’83%, all’inizio di gennaio saremmo costretti a razionare i consumi. Ma sarebbe meglio cominciare anche prima, per non dover tagliare pesantemente nei mesi più freddi. Quest’inverno non avremo ancora i due nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna, se va bene arriveranno a maggio. Abbiamo aumentato le importazioni extra-Russia, circa 17 miliardi di metri cubi in più, ma non bastano a sostituire quei 29 miliardi che compravamo”

Governo al lavoro

L’esecutivo uscente cerca di porre un argine alla crisi energetica oramai alle porte. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco ha spiegato nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio che “con una bolletta per l’Italia che potrebbe salire fino a 100 miliardi il Governo italiano interverrà con un decreto la prossima settimana, ma la possibilità di fiscalizzare l’aumento del costo dell’energia trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico. Le prospettive nell’immediato – ha concluso – sono molto problematiche”.

Centrale: colpito propulsore

L’allarme è stato lanciato dalle autorità di Energodar mediante l’agenzia russa Tass: “ Una delle unità di potenza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita da un proiettile d’artiglieria durante un recente bombardamento sulla struttura da parte dell’esercito ucraino”. E Alexander Volga, capo dell’amministrazione militare-civile locale ha spiegato che “uno dei colpi sparati ha perforato un propulsore, che al momento non è operativo”.

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