ROMA – Le scorie avvelenate di Manchester intossicano sempre di più la Roma che non riesce più a smuovere la classifica in campionato. A ‘Marassi’ subisce un’altra sconfitta per mano di una Sampdoria, attenta e precisa, aggressiva e intraprendente, abile nel colpire e sfruttare gli errori e le disattenzioni giallorosse, che continua a giocare a fasi alterne, con guizzi e intermittenze e senza ritmo.
Il 6-2 subito giovedì non è facile da smaltire e la crisi psicologica fa maturare un 2-0 senza appello a favore dei blucerchiati che, spinta da Silva al 45′ e jankto al 65′, mettono un altro sigillo su una stagione più che positiva. Buio pesto invece per la Roma di Fonseca, che spreca tre occasioni nitide da gol, spreca con Dzeko un rigiore che avrebbe potuto riaprire il match e getta al vento e adesso mette in pericolo anche il settimo posto (c’è il Sassuolo in agguato a due punti), quello che vale l’accesso per un posto in Conference League. La Samp con questa vittoria mette ancora più al sicuro la sua posizione in classifica certificando invece la crisi della formazione di Fonseca, che si appresta ad un finale si stagione complicato da punto di vista psicologico.
Il primo tempo
I giallorossi al via devono fare la conta degli indisponibili dovendo fare a meno di Veretout, Spinazzola, Pau Lopez, Diawara, Carles Perez e il capitano Lorenzo Pellegrini diventato papà. Fonseca schiera Dzeko e Mayoral insieme dal primo minuto. In casa blucerchiata Ranieri recupera Quagliarella, fuori nell’ultima turno contro il Sassuolo. La formazione giallorossa si fa subito pericolosa proprio con Mayoral che sfrutta un passaggio di Mancini e conclude da ottima posizione. Ma è provvidenziale l’intervento di Tonelli che dieci minuti dopo è ancora decisivo di testa, su un altra conclusione dello spagnolo indirizzata sotto la traversa.
Vivace anche Dzeko che al 17′ scatta palla al piede fermato da Augello nell’area piccola. Sono comunque segnali di una Roma che appare determinata e pronta a sfruttare rapidamente i contropiede che le concede la Sampdoria. Ma sono troppo le occasioni sprecate, la più nitida arriva con Dzeko al 42′ che dopo aver saltato Audero in uscita non inquadra la porta da posizione favorevole anche se defilata. E sul fine del primo tempo la squadra di Fonseca fa karakiri. Errore in disimpegno di Fuzato che passa il palone a Thorsby, il norvegese approfittando di uno scivolone di Kumbulla, serve il portoghese Adrien Silva che conclude di destro spiazzando l’estremo difensore giallorosso.
La ripresa
Nella ripresa la Roma cerca di scuotersi e reagire ma subito fa correre un brivido ai suoi tifosi. Smalling tocca goffamente il pallone con il braccio ma secondo l’arbitro a determinare l’errore è una spinta di Gabbiadini. C’è bisogno di una scossa per ridare fiducia ai giallorossi ma la squadra fatica a costruire, merito anche della ottima disposizione in campo della Sampdoria. In contropiede Dzeko va a segno su una verticalizzazione di Mkhitaryan ma l’azione è viziato da un evidente fuorigioco.
Ad andare a segno è invece la Sampdoria che al 67′ raddoppia con Jankto che si invola verso kla porta grazia d un ottimo passaggio filtrante di Verre e supera con un potente sinistro il portiere giallorosso. La Roma appare stordita, ci prova subito con Mayoral ma la sua conclusione in rete è viziato da fuori. Poi ci pensa Dzeko a rendere la serata ancora più facendosi parare un rigore per tocco di mani di Adrien Silva. Per la Roma si chiude una settimana da incubo. Resta solo l’esordio del giovanissimo gambiano Darboe, proveniente dalla Primavera, nato pochi giorni prima che la Roma vincesse il suo ultimo scudetto.
(LaPresse/di Luca Masotto)