La tiktoker De Crescenzo bloccata al porto col figlio

La tiktoker De Crescenzo bloccata al porto col figlio
La tiktoker De Crescenzo bloccata al porto col figlio

NAPOLI – La nota tiktoker del Pallonetto di Santa Lucia Rita De Crescenzo è stata denunciata per false dichiarazioni a un pubblico ufficiale. 

Bloccata al porto, mentre si stava per imbarcare per una crociera, insieme al figlio. Sono intervenuti la polizia di Frontiera, la polizia marittima e gli agenti del commissariato San Ferdinando.

Secondo la ricostruzione della questura, la 45enne avrebbe presentato al Comune una denuncia di smarrimento della carta di identità del figlio, per richiederne una nuova. Ma il documento era regolarmente custodito presso la comunità, dove il ragazzo dovrebbe trovarsi. Insomma non era stato smarrito. Da qui l’accusa di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale.

Sempre secondo le forze dell’ordine, in compagnia della tiktoker e del figlio c’era anche il compagno. 

Rita De Crescenzo ha perso la patria potestà sul figlio ed è in corso una procedura al tribunale per i minorenni, per dirimere la questione. E’ rappresentata dall’avvocato Alfonso Quarto con studio ad Aversa. Il legale conferma la notizia, anche se al momento la De Crescenzo ha ricevuto solo una richiesta di elezione di domicilio. Di questa vicenda si sa ben poco. Il marito ha ancora la patria potestà, ma è stata sospesa. Mentre alla 45enne è stata revocata. Ma allora perché la De Crescenzo era in compagnia del figlio? “Il fatto non costituisce reato, sia chiaro – spiega il legale al telefono – anzi, possono vedersi e incontrarsi tranquillamente. Solo che la madre ha perso i diritti legali sul figlio. Non altro. In sostanza non ha il divieto di incontrare il ragazzo”. Il minore risulta affidato ai servizi sociali? “I servizi sociali hanno imposto al giovane una comunità nel Salernitano. Ma lui non ci è mai andato. In verità ci era stato solo all’inizio per tre giorni, circa un anno fa. Poi era andato via e non è più tornato nella comunità. 

Adesso è in corso un procedimento al tribunale per i minorenni, per trattare proprio questa vicenda e deciderà la situazione del figlio”.  

Insommail caso non è ancora chiuso. 

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