ROMA – “Oggi dalla Turchia sono arrivati occhiali, disinfettanti e altri materiali. Sono un’altra parte della solidarietà che sta arrivando da tutto il mondo, e oggi dalla Turchia”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una diretta Facebook da Pratica di Mare, mentre si svolgono le operazioni di scarico del materiale spedito da Ankara. “La macchina della solidarietà sta funzionando – aggiunge -. Anche la Nato vuole dare un supporto, l’Ue e altri Paesi ci hanno contattato per dare una mano”.
Il ministro degli Esteri non vuole dibattiti sulla provenienza delle mascherine
“Già nei primi giorni del lockdown, diverse mie interlocuzioni con i miei omologhi, e in particolare con il ministro degli Esteri cinese, hanno prodotto alcuni risultati. Come ad esempio la stipula di un contratto per l’acquisto di 180 milioni di mascherine, suddivise in mascherine chirurgiche, FFp2 e FFp3. Da parte di un’azienda privata cinese a prezzi di mercato. E di cui la prima tranche di circa 7 milioni, come ho detto, è arrivata proprio ieri. Contratto che ci permetterà con consegne regolari settimanali di coprire il fabbisogno nazionale mensile di circa 90 milioni di mascherine. Che ha comunicato di recente lo stesso commissario Arcuri”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante il question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione del M5S.
“Proprio in relazione ad alcuni dibattiti sorti circa la provenienza degli aiuti, mi permetto di evidenziare che in una situazione di emergenza di questa portata l’obiettivo del governo è stato quello di agire in tempi rapidi e in modo concreto. La vita dei nostri medici, dei nostri infermieri, dei nostri operatori sociosanitari, ma anche dei nostri poliziotti, dei militari, di tutte le forze dell’ordine e dunque di ogni singolo italiano va tutelata. Tutto ciò che sarà necessario fare per proteggere la loro vita, sarà fatto”, sottolinea il responsabile della Farnesina. Che prosegue: “Per dare l’idea di quanto sia ampio lo spettro della solidarietà internazionale, gli aiuti finora garantiti da Albania, Cina, Cuba, Francia, Germania, Giappone, India, Polonia, Qatar, Repubblica Ceca, Russia, Singapore, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Vietnam. L’Italia non è sola in questa emergenza”.
(LaPresse)