La variante indiana approda in Veneto: segnalati due casi. L’allarme della fondazione Kesler: a luglio il numero dei decessi giornalieri rischia di superare i 300

Il dato legato all'Rt: la situazione potrebbe andare fuori controllo se sale a 1,1

People wearing face mask to curb the spread of COVID-19, walk over a bridge in central Rome, Sunday, March 14, 2021. Italians across the country made the most of a last weekend of relative freedom, before a strict new lockdown is imposed to curtail rising coronavirus infection numbers. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

ROMA – La variante indiana approda in Veneto dopo il primo caso rinvenuto lo scorso 10 marzo in Toscana, a Firenze. I contagiati sono un padre e una figlia indiana rientrati dal loro Paese solo qualche giorno fa. Ora sono in autoisolamento dopo aver avvertito l’Usl Pedemontana di Bassano. Tamponati anche altri due familiari.

Comportamento responsabile

Entrambi i campioni prelevati al padre e alla figlia sono sotto esame presso l’Istituto zooprofilattico delle Venezie (Izv) di Padova, uno dei centri selezionati dall’Istituto superiore di Sanità. Preso un campione anche al terzo componente della famiglia “benché – secondo gli esperti – il suo non sia stato sequenziato”. Il Direttore generale dell’ Usl Pedemontana di Bassano ha sottolineato l’atteggiamento responsabile della famiglia indiana: “Va riconosciuto ai pazienti di avere seguito in modo molto scrupoloso le regole – ha detto – ciò ha sicuramente ridotto il rischio di un’ulteriore diffusione della variante indiana. È la dimostrazione che il Sistema sanitario funziona a patto che ci sia senso di responsabilità da parte di tutti”.

Il terrorismo

Secondo i calcoli ella Fondazione Kesler eseguiti dal matematico epidemiologo Bruno Merler e forniti al governo, dopo le riaperture di lunedì si ipotizzano diversi scenari che potrebbero portare ad un incremento dell’indice nazionale Rt in maniera costante e preoccupante.

Secondo i calcoli matematici “in base all’ultimo Rt rilevato riferito al periodo tra il 31 marzo e il 13 aprile, è di 0,81.  Ma se l’Rt ricresce a 1, da di qui al 15 luglio dovremmo continuare a fare i conti con 200/300 morti circa al giorno. Se sale a 1,1 il rischio è di un aumento costante dei decessi fino ad arrivare a metà luglio a 600 al giorno (300 al 24 giugno). A 1,25 il disastro: fino a 1.200/1.300 vittime al giorno”

I vaccini

E’ ovvio che nel frattempo la campagna vaccinale in Italia continuerà a dare i propri frutti. “Una prima data ipotizzata in questo senso è stata il 25 giugno, ma molto dipende dal numero di vaccini inoculati quotidianamente e chi viene immunizzato: vanno protetti prima i fragili. Palazzo Chigi, con il generale Francesco Figliuolo, conta di accelerare ancora sulle vaccinazioni, arrivando a proteggere al 25 maggio l’80% dei fragili.”

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