MILANO (LaPresse) – Continua a campeggiare sui media francesi, imponendosi nei titoli di apertura, la vicenda della nave Aquarius e della relativa ‘lite’ tra Roma e Parigi. Viene diffusa la notizia che la Francia s’è infine offerta di accogliere alcuni dei 629 profughi che si trovano a bordo. Dopo che Madrid avrà verificato al loro arrivo in Spagna che “rispondano ai criteri del diritto all’asilo“, Liberation ha in home page un articolo del direttore Laurent Joffrin, intitolato “Un sogno per l’Aquarius”.
Il sogno di Laurent
Scrive il giornalista: “Facciamo un sogno. Davanti a questa situazione, che non è rispetta la dignità umana, né le regole marittime riconosciute da tutti, il governo francese accetta di accogliere la nave in un porto della Corsica, che non è per nulla lontana dalla Sardegna” vicino a cui si trova l’Aquarius. E in seguito, prosegue, “i grandi Paesi europei su richiesta della Francia si riuniscono d’urgenza a Bruxelles”. Per trovare una “posizione comune” sull’immigrazione. “Ma è un sogno. Tra cinismo e ipocrisia”, dice. Le cose per la nave saranno molto più difficili e l’Ue “dimostrerà la sua inesistenza su questo tema“.
In un editoriale, il giornalista Vincent Hervouet analizza invece su Europe 1 la crisi tra Italia e Francia, ammonendo il presidente Emmanuel Macron. “Non si diventa amichetti dei leader populisti immaginando che rinnegheranno il programma con cui sono stati eletti”. Aggiunge che “gli italiani” si “serviranno” di Parigi. “Il populismo italiano prospera sulla denuncia delle élite che tradiscono il popolo, degli ipocriti che gli fanno la morale, dei mondialisti senza cuore e senza frontiere. Macron è il bersaglio ideale”. Per Hervouet, la situazione italiana “aggrava il terremoto europeo”, con conseguenze fuori dai confini.