L’agente segreto Biot resta in carcere: sono disorientato

Respinta la richiesta dei domiciliari dal gip di Roma, Antonella Minunni, Wlater Biot resta detenuto a Regina Coeli. Il militare della marina italiana arrestato per spionaggio si è avvalso della facoltà di non rispondere

ROMA Walter Biot non risponde al gip e resta a Regina Coeli. Il militare della marina italiana arrestato per spionaggio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Respinta la richiesta dei domiciliari dal gip di Roma, Antonella Minunni, Biot resta detenuto in carcere.

La dichiarazione

“Sono frastornato e disorientato – avrebbe dichiarato al gip – ma pronto a chiarire la mia posizione”. Biot, difeso dal legale Roberto De Vita, avrebbe contestato la ricostruzione della vicenda chiedendo però del tempo “per raccogliere le idee”.

Le difficoltà

La moglie di Biot, Claudia Carbonara in una intervista avrebbe dichiarato che il marito “era veramente in crisi da tempo, aveva paura di non riuscire più a fronteggiare le tante spese che abbiamo. L’economia di casa. A causa del Covid ci siamo impoveriti, lo sa?”. E aggiunge: “Mio marito non voleva fottere il Paese, scusate la parola forte. E non l’ha fatto neanche questa volta, ve l’assicuro, ai russi ha dato il minimo che poteva dare. Niente di così compromettente. Perché non è uno stupido, un irresponsabile. Solo che era disperato. Disperato per il futuro nostro e dei figli. E così ha fatto questa cosa…”

Stipendio insufficiente

Pare che lo stipendio guadagnato da Biot non fosse più adeguato alle tante spese: “Sì tremila euro, ma non bastavano più per mandare avanti una famiglia con 4 figli 4 cani, la casa di Pomezia ancora tutta da pagare, 268mila euro di mutuo, 1.200 al mese. E poi la scuola, l’attività fisica, le palestre dei figli a cui lui non voleva assolutamente che dovessero rinunciare” Ma “niente vizi, niente lussi, attenzione, solo la vita quotidiana che però a lungo andare fa sentire il suo peso”.

Scelta infelice

E sulla questione per cui è caduto nella rete della polizia, la moglie chiarisce: “Se solo me ne avesse parlato ne avremmo discusso insieme, avrei provato a dissuaderlo. Lui per 30 anni c’è sempre stato, ha servito il Paese, Walter si è sempre speso per la patria e lo ribadisco: anche se ha fatto quello che ha fatto sono sicura che avrà pensato bene a non pregiudicare l’interesse nazionale”.

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