NAPOLI – Il procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, è intervenuto in audizione davanti alla commissione bicamerale Antimafia, tracciando un quadro preoccupante sul fenomeno della criminalità organizzata e sulle sfide che il sistema giudiziario affronta quotidianamente.
Gratteri ha lanciato un allarme sul crescente coinvolgimento dei minorenni nelle attività criminali, soprattutto nelle fila della camorra. “Assistiamo a una sempre maggiore presenza di giovanissimi nei clan,” ha dichiarato, sottolineando come la criminalità organizzata sfrutti la vulnerabilità e l’influenza dei più giovani per perpetuare il controllo sul territorio.
Nel suo intervento, il procuratore ha anche fornito dati significativi sull’attività della procura di Napoli sotto la sua guida: “Al mio arrivo abbiamo ridotto le pendenze di oltre 4mila fascicoli, eseguito 141 demolizioni e ottenuto 1.800 ordinanze di custodia cautelare”. Tuttavia, ha denunciato la carenza di personale come uno dei principali ostacoli: “Abbiamo bisogno di risorse umane per mantenere questi risultati e accelerare i tempi della giustizia. Le riforme in corso ci fanno solo perdere tempo se non vengono accompagnate da un adeguato supporto operativo”. Gratteri ha affrontato anche il tema degli interventi a Caivano, un territorio simbolo delle criticità legate alla criminalità e al disagio sociale. “Anche io pensavo che sarebbe stato solo uno spot,” ha ammesso, “ma sono tornato più volte lì e sono stati fatti passi concreti”. Il procuratore ha elencato i progressi registrati nel Comune, tra cui la ristrutturazione della palestra e della piscina, ora gestite dalla Polizia di Stato, e l’inserimento di sei-otto assistenti sociali in un luogo dove in precedenza non ce n’era nemmeno uno. “Qualcosa è stato fatto, ma è ovvio che in Italia ci sono tante altre Caivano”, ha sottolineato, evidenziando la necessità di estendere l’attenzione e le risorse ad altre aree critiche del Paese.
L’intervento del procuratore Gratteri in commissione Antimafia è stato un richiamo alla realtà: nonostante i risultati positivi, la lotta alla criminalità organizzata richiede un impegno costante e risorse adeguate.
Il procuratore ha ribadito che per combattere fenomeni complessi come quelli della camorra e per offrire un futuro migliore ai giovani, è indispensabile investire non solo nella repressione, ma anche nella prevenzione e nel supporto sociale.