L’appello di Salvini: “A scuola anche i bambini non vaccinati”. Ma Grillo frena

Non è la prima volta che il leader leghista tenta un'incursione di campo

in foto Matteo Salvini

ROMA – Ciò che covava sotto la cenere è tornato ad essere una, per ora, piccola miccia. Matteo Salvini ci riprova a parlare di vaccini. Questa volta chiede alla ministra della Sanità di essere indulgente con i bambini non vaccinati e, quindi, di fare un decreto legge per consentire la permanenza scolastica ai non immunizzati nelle scuole di infanzia 0-6 anni. Il tutto, scrive il ministro dell’Interno, questa volta fuori dal suo campo di azione, “per evitare i traumi ai più piccoli”.

Scuola, Salvini interviene sul tema vaccini

Il tema è sempre bollente e tanto basta per alzare un polverone, anche perché non è la prima volta che il leader leghista tenta un’incursione di campo. Ci aveva provato già lo scorso giugno sostenendo che i vaccini erano “inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”.

La replica della ministra Grillo

All’appello del ministro dell’Interno risponde Giulia Grillo tirando la palla al centro e chiamando in causa il Parlamento. “C’è una legge che è in discussione proprio in queste ore al Senato. Sono convinta – dice la ministra – che in brevissimo tempo, probabilmente entro aprile, riusciremo ad approvarla anche alla Camera, e quindi avremo una nuova legge che supererà la legge Lorenzin”. Grillo ribadisce che “l’intento comune è di superare il decreto Lorenzin”, che presenta “alcune importanti lacune”.

La legge obbliga i genitori a regolarizzare la documentazione

Dalla sue parole si evince sicuramente che il corso dell’attuale legge in vigore non cambia e che il 10 marzo rimarrà la data fissata come spartiacque tra chi è in regola e chi no. I genitori, infatti, che hanno sottoscritto l’autocertificazione devono mettersi in regola portando la documentazione. Quindi, per ora, rimane tutto intatto. Nessun decreto in vista, si muoveranno le Camere.

(LaPresse/di Denise Faticante)

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