Lavoro, aumentano gli incidenti mortali: sono 599 in 7 mesi

Dall'analisi territoriale dell'Inail emerge un aumento dei casi mortali solo nell'Italia centrale e meridionale

Foto LaPresse/Stefano Cavicchi

MILANO – Aumentano nei primi sette mesi gli incidenti mortali sul lavoro. L’Inail comunica che tra gennaio e luglio gli infortuni sono stati 378.671, in flessione dello 0,02% rispetto allo stesso periodo del 2018, ma sono 599 quelli con esito mortale, in crescita del 2%.

Morti sul lavoro, i dati

In particolare, spiega l’istituto, a livello nazionale, i dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano 18 denunce in più per i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro, passati da 414 a 432, e sei in meno per quelli nei trasferimenti da casa a lavoro, da 173 a 167. Sempre restando ai casi mortali, l’Agricoltura ha registrato un aumento di 22 denunce, da 56 a 78, a fronte di 10 casi in meno nell’Industria e servizi, da 522 a 512.

Aumento di decessi nell’Italia centro-meridionale

Dall’analisi territoriale dell’Inail emerge un aumento dei casi mortali solo nell’Italia centrale e meridionale. Sono infatti 10 in più al Centro, dove si è passati da 110 a 120, 15 in più al Sud, da 119 a 134, e 12 in più nelle Isole, da 46 a 58. Nel Settentrione si rileva, invece, una diminuzione di due casi nel Nord-Ovest, dove sono scesi da 155 a 153, e di 23 casi nel Nord-Est, da 157 a 134. A livello regionale spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in Puglia e i 17 in meno del Veneto.

Più uomini che donne

L’analisi di genere mostra, nel confronto tra i primi sette mesi del 2019 e del 2018, un andamento opposto tra i due sessi. Sono 21 i casi mortali in più per gli uomini, da 527 a 548, e nove quelli in meno per le donne, da 60 a 51. Infine sono in aumento le denunce di infortunio con esito mortale per i lavoratori comunitari, da 29 a 40, ed extracomunitari, da 64 a 71, mentre tra gli italiani si registrano sei casi in meno, da 494 a 488. L’Inail rileva inoltre le patologie di origine professionale. Ne sono state denunciate 38.501, pari a un incremento del 2,7%.

(LaPresse/di Lorenzo Allegrini)

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