ROMA – La nuova ondata di contagi nei mesi invernali ha rallentato la ripresa del mercato del lavoro: a fine aprile si sono però manifestati alcuni segnali di miglioramento. Lo si legge in una nota congiunta di Bankitalia e Ministero del Lavoro.
Le attività lavorative
Nei primi quattro mesi del 2021 – aggiunge la nota – sono stati creati 130.000 posti di lavoro. Mentre nello stesso periodo dell’anno scorso ne erano stati distrutti 230.000. I ritmi di crescita rimangono ancora significativamente inferiori rispetto al periodo precedente la pandemia. Inoltre si stima che senza la pandemia a fine aprile vi sarebbero stati all’incirca 500.000 posti di lavoro in più rispetto a quelli osservati. Infine circa l’80 per cento dei posti di lavoro creati nel 2021 è nell’industria e nelle costruzioni; per le donne il saldo tra assunzioni e cessazioni è pressoché nullo.
Licenziamenti
Rispetto al periodo precedente la pandemia i licenziamenti complessivi si sono più che dimezzati, per effetto del blocco di quelli per motivi economici. Sono diminuiti di 240.000 unità nel 2020 e di 120.000 nei primi quattro mesi del 2021.
(AWE/LaPresse)