“Trasformare il reddito di cittadinanza in reddito di responsabilità per tutelare la coesione sociale”. Lo dichiara Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in occasione dell’incontro ‘Le ricette economiche per cambiare l’Italia’, a Roma.
“E’ fondamentale mantenere un sistema di welfare adeguato al fine di garantire la coesione sociale – osserva Capone – in una fase particolarmente complessa occorre tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori colpiti dall’inflazione. Il reddito di cittadinanza ha svolto una funzione importante in un momento difficile come quello della pandemia garantendo sostegno a chi ne aveva bisogno”.
“Tuttavia – prosegue Capone – non andava inclusa in una misura assistenziale anche la parte relativa alle politiche attive di avvio al lavoro. Il reddito di cittadinanza deve diventare reddito di responsabilità. Occorre, in tal senso, vincolare a un approccio più responsabile sia chi ne beneficia che il sistema Paese. Una soluzione proposta dall’Ugl è quella di destinare il reddito percepito in contributo a favore delle aziende, che a loro volta si impegnano a garantire l’assunzione dei percettori. Le liste dei percettori vanno rese pubbliche e devono potervi accedere imprenditori, agenzie interinali, consulenti”.
Per quanto riguarda la riforma delle pensioni – rileva Capone – è “fondamentale superare la legge Fornero. In tal senso, come Ugl, riteniamo essenziale partire da una misura come ‘Quota 41’ che favorisce il turnover generazionale e incentiva la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro”.
(LaPresse)