Roma, 18 giu. (LaPresse) – “E’ positivo che il Ministro del Lavoro, Di Maio abbia deciso oggi di accantonare la strada del decreto e di aprire un tavolo di confronto per garantire diritti e tutele ai riders. Ma occorre coinvolgere il sindacato confederale in questo negoziato perché abbiamo bisogno di un accordo quadro nazionale per contrastare il disinvolto utilizzo di co.co.co., collaborazioni occasionali e Partite Iva da parte delle piattaforme digitali, tenendo conto anche dei contratti collettivi che hanno già previsto, come nel caso della logistica, la nuova figura del rider”. Lo dichiara il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra.
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“La via contrattuale e negoziale è quella che produce in materia di lavoro i risultati più efficaci e condivisi dai lavoratori e dalle imprese. Il Governo deve accompagnare questo percorso con chiarezza, senza forzature. Oltre alla necessaria definizione di un equo compenso che andrebbe calcolato prendendo a riferimento i minimi contrattuali, occorre garantire ai lavoratori tutele e diritti riconducibili alla previdenza, sicurezza (malattia- infortuni), orario di lavoro, maternità. Questo è l’obiettivo della Cisl, che ha tra i suoi iscritti molti giovani che lavorano nel settore della gig economy e della somministrazione, giovani lavoratori a cui bisogna estendere diritti fondamentali e tutele sociali attraverso norme contrattuali chiare, sostenute da una legislazione di sostegno”.