Roma (LaPresse) – “Dichiaro guerra al precariato. Il decreto dignità sarà al più presto in Consiglio dei ministri per l’approvazione. Stiamo lavorando sulla stesura definitiva dei contenuti, ma non ci saranno stravolgimenti rispetto ai temi preannunciati negli ultimi giorni“. Lo dice il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Ecomonico, Luigi Di Maio, in un’intervista ad Avvenire.
Come ministro del Lavoro ho dichiarato guerra al precariato. “Voglio quindi debellare una volta per tutte il fenomeno del tempo determinato all’infinito. Con l’attuale normativa le aziende, grazie ai contratti di secondo livello, possono prorogare i contratti anche fino a 72 mesi. Per un lavoratore essere sottoposto per sei anni al supplizio del rinnovo è eccessivo. Molti giovani non riescono ad accedere a un mutuo e a crearsi una famiglia perché precari all’infinito. Vogliamo che si utilizzi il tempo determinato per brevi periodi e per esigenze aziendali. Dopo il primo rinnovo il costo del tempo determinato aumenta perché se un’azienda vuole investire su un lavoratore che ha già sperimentato lo può assumere a tempo indeterminato ottenendo anche un risparmio sui costi“, dice ancora.
Il ministro sta studiando una strategia sul gioco d’azzardo
“Avevamo detto che saremmo intervenuti per realizzare una strategia d’uscita dal machines gambling (slot machines e videolottery) anche con forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute. Serve una tessera del giocatore per controllare i flussi e metterne un tetto massimo in modo da combattere così diffusione, evasione e infiltrazioni mafiose. Stiamo realizzando ciò che abbiamo detto.
È necessaria una migliore e più stringente regolamentazione del fenomeno, prevedendo il rilascio dell’autorizzazione all’installazione delle slot-Vlt solo in luoghi ben definiti – no in bar e distributori – con limitazione degli orari di gioco e l’aumento della distanza minima dai luoghi sensibili, come scuole e centri di aggregazione giovanile e luoghi di culto. Su questo molti Comuni e Regioni trasversalmente stanno già conducendo una battaglia di civiltà a difesa della salute e la loro autonomia va tutelata. Oggi anche il Comune di Roma, come già quello di Torino e Napoli, ha stretto le maglie su orari e installazioni”. Lo dice il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Ecomonico, Luigi Di Maio, in un’intervista ad Avvenire.