Lavoro, Fratoianni: “Rimettere al centro dell’agenda politica il ruolo dello Stato”

"Come si ricostruisce la centralità della dimensione pubblica nella costruzione di politiche che abbiano come obiettivo la piena e buona occupazione, temi marginalizzati e ridicolizzati dal dibattito politico e sociale degli ultimi decenni da una massiccia campagna ideologica? Di fronte dalla drammaticità della crisi e al peso crescente delle diseguaglianze occorre davvero un'inversione di tendenza decisa, ed è su questo che una coalizione progressista si può costruire".

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 12 Novembre 2020 Roma (Italia) Cronaca : Presentazione del movimento Liberare Roma Nella Foto : Nicola Fratoianni Photo Cecilia Fabiano/LaPresse November 12 , 2020 Roma (Italy) News : Presentation of the Liberare Roma movement In The Pic : Nicola Fratoianni

MILANO – “Come si ricostruisce la centralità della dimensione pubblica nella costruzione di politiche che abbiano come obiettivo la piena e buona occupazione, temi marginalizzati e ridicolizzati dal dibattito politico e sociale degli ultimi decenni da una massiccia campagna ideologica? Di fronte dalla drammaticità della crisi e al peso crescente delle diseguaglianze occorre davvero un’inversione di tendenza decisa, ed è su questo che una coalizione progressista si può costruire”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, intervenendo alla tavola rotonda conclusiva del convegno promosso dalla Cgil sulla piena e buona occupazione, e a cui hanno partecipato economisti, ricercatori, esponenti politici da Provenzano a Catalfo e concluso da Maurizio Landini.

“Salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, innovazione, prevalenza dell’interesse generale – prosegue il leader di Si – devono entrare nel dibattito pubblico di questo Paese ma con un approccio ben diverso da quello che vi è stato finora. La stessa straordinaria occasione del Pnrr rischia di diventare un’occasione mancata se pensiamo che di condizionalità che tengano insieme transizione ecologica ed impatto occupazionale non c’è proprio traccia. Oppure se pensiamo che per le imprese di solito in questo Paese le condizionalità sono pressoché inesistenti, mentre questo è un Paese in cui le condizionalità sono molto presenti per i più deboli: se tu prendi il reddito di cittadinanza hai un mucchio di condizioni per poter accedere ma se tu prendi dallo Stato un mucchio di risorse pubbliche le condizionalità non esistono. E questo è un problema gigantesco”.

“Insomma è ora di rimettere al centro dell’agenda politica del Paese – conclude Fratoianni – il ruolo dello Stato sulla capacità di investimento, sulle politiche industriali. Ed è su questo che occorre quel salto di qualità che le attuali politiche del Governo non riescono o non intendono fare”.

LaPresse

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