Lavoro, Istat: a marzo il tasso di occupazione sale al 58,9%

In un anno crescono soprattutto i dipendenti a termine e si registrano segnali positivi anche per gli indipendenti

MILANO – A marzo l’occupazione si presenta in ripresa dopo la sostanziale stabilità del mese precedente: tale aumento riporta il numero di occupati vicino ai livelli massimi registrati a metà del 2018. La stima degli occupati, rileva l’Istat, è infatti in crescita dello 0,3% rispetto a febbraio, dato pari a un incremento di 60mila unità.

Sale il tasso di occupazione nel mese di marzo

Il tasso di occupazione sale così di 0,2 punti percentuali al 58,9%. Anche nel periodo da gennaio a marzo 2019 l’occupazione registra una crescita rispetto ai tre mesi precedenti, sia nel complesso (+0,2%, pari a +46 mila) sia per genere. Nello stesso periodo diminuiscono i dipendenti a termine (-1,0%, -31 mila), mentre aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,4%, +64 mila) sia gli indipendenti (+0,3%, +14 mila).

I dati Istat

L’aumento dell’occupazione su base mensile è determinato da entrambe le componenti di genere e si concentra tra i minori di 34 anni (+69 mila); sono sostanzialmente stabili i 35-49enni mentre calano gli ultracinquantenni (-14 mila). Si registra una crescita dei dipendenti permanenti (+44 mila) e degli indipendenti (+14 mila), mentre risultano sostanzialmente stabili i dipendenti a termine. Le persone in cerca di occupazione calano del 3,5% (-96 mila).

In calo il tasso di disoccupazione

La diminuzione riguarda entrambi i generi e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione passa dal 10,5% al 10,2% con un calo di 0,4 punti percentuali1. La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a marzo è sostanzialmente stabile come sintesi di una diminuzione tra i minori di 34 anni e un aumento tra gli over 35. Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il terzo mese consecutivo.

Su base annua, segnala ancora l’istituto di statistica, l’occupazione cresce a marzo dello 0,5%, pari a +114 mila unità. L’espansione interessa entrambe le componenti di genere, i 15-24enni (+63 mila) e gli ultracinquantenni (+210 mila). Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età.

Cresce il numero dei dipendenti a termine, stabili i permanenti

In un anno crescono soprattutto i dipendenti a termine (+65 mila) e si registrano segnali positivi anche per gli indipendenti (+51 mila), risultano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti. Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-7,3%, pari a -208 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -35 mila). Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-7,3%, pari a -208 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -35 mila).

(LaPresse)

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