MARCIANISE (mm) – Quattro condanne invocate dal pm a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto nel 2010 e che provocò la morte di un perito e il ferimento di un ingegnere. I fatti contestati sono avvenuti a Marcianise il 25 ottobre del 2010. Coinvolti un ingegnere e un perito elettrotecnico, di due diverse società primarie che operano nel settore dell’energia solare e alternativa (l’Hagitron srl e la Simec Sistem srl). I due caddero rovinosamente al suolo mentre si trovavano presso lo stabilimento della B. D. Bulloneria Dati srl, società che opera nel settore delle Lavorazioni Meccaniche.
La tragedia
In quella circostanza a perdere la vita, a seguito delle complicanze causate dalle gravissime lesioni riportate, fu il perito elettrotecnico Renato Uccella, 58enne di Capodrise. Si salvò miracolosamente l’ingegnere Salvatore Tranchese. I due erano impegnati in un sopralluogo tecnico presso una cabina elettrica nell’azienda B. D. Bulloneria Dati srl, che si trova nella zona industriale di Marcianise. Il sopralluogo era finalizzato a verificare se vi erano le condizioni per l’installazione di un impianto fotovoltaico. I due tecnici salirono, attraverso una scaletta interna e un lucernario, sul solaio a copertura con pannelli del tetto trasparenti di un edificio. Non erano dotati degli obbligatori sistemi di protezione.
La requisitoria del pm
Ieri, a distanza di quasi otto anni, dal tragico evento, il processo, che si sta svolgendo presso il Tribunale di Caserta, dinanzi al gudice Antonio Riccio, è arrivato ad una svolto dopo una lunghissima istruttoria. Al termine di un’articolata requisitoria, il pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Orso ha presentato le richieste di condanna nei confronti dei datori di lavoro delle società coinvolte nella vicenda. Il pm ha evidenziato che la tragedia sarebbe stata evitata se fossero stati applicati e rispettati i sistemi di sicurezza e le misure di protezione individuale e collettiva. Il pm ha invocato la pena di 4 anni di carcere per l’ingegnere Mario Paliotto, difeso dagli avvocati Maurizio e Carlo Frojo; 4 anni e 6 mesi per l’ingegnere Ferdinando Avollone, titolare della Simec e difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo; 2 anni e 6 mesi sia per l’imprenditore Antonio Villani, titolare della ditta G. T. srl di Somma Vesuviana, sia per il perito Vincenzo Podestà, responsabile tecnico della B. D. Bulloneria Dati, entrambi difesi dall’avvocato Michele Ragosta.
Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, ha anche chiesto al giudice di trasmettere gli atti nei confronti del titolare della ditta Hagitron, Vincenzo D’Elia, la cui posizione era stata precedentemente archiviata, in quanto sono emersi nuovi elementi di accusa a suo carico. Nelle successive udienze dinanzi al Tribunale di Caserta, previste nel prossimo mese di luglio, sono state programmate le discussioni dei difensori e la sentenza.