Lavoro, Orlando: “Importante creare la massima coesione, seguire questa strada”

"Di fronte alle sfide importanti che abbiamo davanti è davvero importante creare il massimo della coesione, dell’unità della convergenza degli interessi in vista di un equilibrio che corrisponde all’interesse di carattere generale".

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

ROMA– “Di fronte alle sfide importanti che abbiamo davanti è davvero importante creare il massimo della coesione, dell’unità della convergenza degli interessi in vista di un equilibrio che corrisponde all’interesse di carattere generale”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando commentando la firma del protocollo sul lavoro agile nel settore privato. “Questo lavoro è andato nella giusta direzione, io credo che sia la direzione che dobbiamo continuare a seguire”, aggiunge. “Il lavoro agile, il cosiddetto smart working, è cresciuto molto durante la pandemia, ma al di là dell’emergenza sarà una modalità che caratterizzerà il lavoro in futuro, anche nella quotidianità, nella normalità che speriamo di riconquistare il più presto possibile – continua Orlando in un video su Facebook – Per questo abbiamo voluto raggiungere un accordo con tutte le parti sociali, che disciplinasse i nuovi problemi che questa modalità organizzativa del lavoro pone. Oggi è arrivata la firma di tutti i presenti al tavolo, di tutte le forze sindacali e imprenditoriali”. “Il Protocollo che indirizzerà la contrattazione collettiva, definisce alcuni punti saldi: il diritto alla disconnessione, quindi al riposo dei lavoratori, il diritto a vedere garantiti alcuni trattamenti che vengono assicurati con il lavoro ordinario, il diritto alla sicurezza, le modalità attraverso le quali garantire la sicurezza dei dati che vengono utilizzati – dice ancora Orlando – Tutti elementi di grande rilevanza e importanza che sono stati disciplinati attraverso il metodo del dialogo sociale, attraverso la convergenza di posizioni diverse che sono arrivate a definire un quadro che potrà essere la base anche eventualmente per interventi normativi e, sicuramente, il punto di partenza per la contrattazione. Credo sia un fatto positivo perché fornisce una risposta a delle domande che si sono poste in questi mesi, ma credo anche che sia un metodo da proseguire e riutilizzare”.

LaPresse

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