ROMA – Sul blocco dei licenziamenti, “la mediazione del presidente Draghi, senza concertazione, è debole e insufficiente ad arginare il rischio di uno tsunami occupazionale, di cui parliamo non solo noi, ma fonti governative e Bankitalia. Chiediamo quindi al governo di ritornare sui propri passi”. Lo sottolinea Luigi Sbarra, segretario della Cisl, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Cercheremo di modificare le norme – aggiunge – durante l’iter parlamentare e ci rivolgiamo al governo perché si apra un confronto sui temi che un anno fa avevano reso indispensabile il blocco dei licenziamenti e ancora non hanno avuto risoluzioni: la riforma degli ammortizzatori, delle politiche attive del lavoro, della formazione”.
Il blocco scade alla fine di giugno? “Chiediamo – sottolinea – la proroga almeno fino alla fine di ottobre della cassa integrazione Covid e del blocco dei licenziamenti, per avere il tempo di fare il negoziato e raggiungere l’accordo complessivo, che comprende anche la riforma della Naspi, allungandone la durata ed eliminando il decalage dell’importo dal quarto mese in poi”.
“Alle associazioni imprenditoriali – conclude Sbarra – proponiamo un tavolo di confronto per arrivare a un accordo quadro nazionale che serva ad orientare le imprese a utilizzare tutti gli strumenti, dagli ammortizzatori ai contratti di solidarietà, dal Fondo nuove competenze agli scivoli verso la pensione, per evitare esuberi e licenziamenti”.
(LaPresse)