ROMA – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha presentato questa mattina, presso l’Università Sapienza, il Patto per le nuove Competenze, uno strumento voluto fortemente dalla Regione per favorire lo sviluppo di nuove professionalità in linea con i fabbisogni formativi e professionali richiesti dal mercato del lavoro e in grado di far crescere l’occupazione, ma anche la produttività e la competitività delle imprese secondo il nuovo modello di sviluppo delineato dalla programmazione europea e dal Pnrr. All’evento ha partecipato l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.
L’obiettivo del Patto è favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anticipare i fabbisogni formativi in risposta a specifiche esigenze delle imprese, digitalizzare il sistema alla base dell’aggiornamento e adeguamento professionale lungo tutto l’arco della vita del lavoratore, mettere a regime il sistema regionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.
“Ci sono molti lavori che stanno sparendo, ma ce ne sono tantissimi che arriveranno e non vogliamo aspettare, lasciando le persone nella paura dell’incertezza e della povertà. Per questo abbiamo fatto questo Patto con le Università, le imprese, il sindacato. Vogliamo coordinarci di più e indirizzare la formazione tecnica universitaria, verso tutte quelle nuove professioni di cui il mercato è in cerca”, ha detto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti presentando il Patto.
“Questo è un patto per le nuove competenze, in coerenza con le linee guida della programmazione strategica – ha detto Claudio di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi Diritti della Regione Lazio – deve rappresentare la bussola per favorire il lavoro di qualità e dignitoso, con imprese e istituzioni in sintonia con il contesto sociale e territoriale. Per questo finanziamo primo intervento da 20 mln di euro a cui seguiranno altre risorse. Vogliamo venire incontro a un incrocio tra domanda e offerta di lavoro che oggi sta emergendo con forza. I giovani ci chiedono lavoro e le imprese lavoratori. Ecco perché il tema delle competenze torna ad essere centrale, in linea con i fabbisogni formativi del mercato”, ha aggiunto l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.
Per questo la Regione ha messo in campo alcuni strumenti come: il catalogo dell’offerta formativa, uno strumento informatizzato e strutturato, attraverso il quale governare la programmazione operativa, la gestione e l’attuazione delle opportunità formative offerte dalla Regione Lazio; il cosiddetto Survey digitale utile a far emergere nuove “competenze”, che integrano conoscenze tecniche specifiche, come ad esempio la Scuola di Cybersicurezza del Lazio nata grazie a un protocollo firmato dalla Regione Lazio e dall’Agenzia nazionale per la cybersecurity per formare nuove professionalità.
A questi si aggiungono interventi di Formazione continua e permanente, attraverso le Accademy, scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che si sono dimostrate particolarmente vincenti sia per gli studenti, che acquisiscono un bagaglio di conoscenze e competenze di alto livello e immediatamente spendibili sul mercato del lavoro, sia per le imprese che riescono a soddisfare il fabbisogno di personale con particolari profili professionali e infine il Fascicolo elettronico del lavoratore, una sorta di documento essenziale di messa in trasparenza delle competenze e corredo informativo dei percorsi educativi e formativi e dei periodi lavorativi della persona.
Il Patto per le Nuove Competenze rientra nel Protocollo di Politiche Attive del Lavoro sottoscritto dalla Regione Lazio con le Parti Sociali e, oltre alla partecipazione di quest’ultime, ha visto la collaborazione di diversi soggetti: Unioncamere Lazio, il Comitato Regionale delle Università del Lazio e l’Ufficio Scolastico Regionale.
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