Le bombe in Ucraina non fermano la semina, la Fao: “Sostenere gli agricoltori”

Ukrainian Interior ministry sappers collect explosives in a hole to detonate them near a mine field in the village of Moshchun, close to Kyiv, Ukraine, Tuesday, April 19, 2022. Russia ratcheted up its battle for control of Ukraine’s eastern industrial heartland on Tuesday, intensifying assaults on cities and towns along a front hundreds of miles long in what officials on both sides described as a new phase of the war. (AP Photo/Efrem Lukatsky)

KIEV – In Ucraina nonostante le bombe comincia la stagione della semina. Lo ha dichiarato direttamente il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio, spiegando che “il ministro delle Politiche agrarie e dell’alimentazione ha riferito che la semina è partita e continua in tutte le regioni del nostro Paese, comprese Luhansk e Donetsk”. Inoltre “il Consiglio dei ministri ha fornito agli agricoltori un finanziamento preferenziale di 3,5 miliardi di grivne (circa 11 milioni di euro)”.

Si può fare di più
In merito è intervenuta la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, secondo la quale “bisogna fare di più e non c’è tempo da perdere: servono subito circa 115,4 milioni di dollari per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione dell’insicurezza alimentare e l’aggravarsi dell’interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare in Ucraina. E’ urgente – ha aggiunto – sostenere gli agricoltori ucraini nella semina di ortaggi e patate durante questa stagione primaverile e gli agricoltori dovrebbero essere autorizzati e sostenuti per andare nei loro campi e salvare il raccolto di grano invernale”.

Sostenere la stagione di semina
E in tal senso è stata raddoppiata la richiesta di 50 milioni di dollari finalizzata al sostegno di “376.660 famiglie di agricoltori di piccole e medie dimensioni o quasi un milione di persone fino a dicembre 2022 – ha spiegato il direttore Fao per le Emergenze e la Resilienza, Rein Paulsen – La nostra preoccupazione immediata – ha poi aggiunto – è sostenere la stagione di semina primaverile in corso e prevenire l’interruzione del raccolto, che in genere avviene tra giugno e luglio, e potrebbe minacciare gravemente la sicurezza alimentare nel Paese. L’agricoltura dipende dalle stagioni. Non c’è tempo da perdere per prepararsi alla prossima stagione autunnale”.

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