LE FOTO. Voto di scambio con il clan a S. Maria a Vico. Presi sindaco, vice e altri 4

285
Andrea Pirozzi, Veronica Biondo e Giuseppe Nuzzo

SANTA MARIA A VICO (Antonio Casapulla) – La guardia di finanza della Compagnia di Marcianise ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per sei persone. Quattro sono ai domiciliari e due in carcere. Altre sette persone sono indagate a piede libero. L’ordinanza è stata firmata dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia. I tredici coinvolti nell’inchiesta sono accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, induzione indebita a dare o promettere utilità, rilevazione e
utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale. Agli arresti domiciliari il sindaco Andrea Pirozzi, 65 anni; il vicesindaco Veronica Biondo, 37 anni; l’ex assessore Marcantonio Ferrara, 50 anni, di Maddaloni; e il consigliere comunale ed ex assessore Giuseppe Nuzzo, 50 anni, avvocato. In carcere Domenico Nuzzo, detto “Mimmariello”, 53 anni, già detenuto per altro e Raffaele Piscitelli, detto o cervinaro, 57 anni, già detenuto, ritenuti esponenti del clan Massaro. Indagati a piede libero Clemente de Lucia, 60 anni, di Santa Maria a Vico; Gennaro Iannone, 54 anni, di Santa Maria a Vico; Adolfo Molaro, 61 anni, ex carabiniere di Cervinara; Vincenzo Morgillo, 44 anni, di Santa Maria a Vico, addetto all’ufficio ragioneria del Comune di Santa Maria a Vico Pasqualina Nuzzo, 57 anni, di Santa Maria a Vico; Carmine Sepe, 45 anni, di Portici e Caterina Taverna, 51 anni, di Santa Maria a Vico.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte nelle settimane precedenti le elezioni comunali del settembre 2020, esponenti del clan Massaro avrebbero avuto rapporti con alcuni membri dell’amministrazione comunale di Santa Maria a Vico, mirati a garantire interessi economici e politici a favore della criminalità organizzata. In particolare, le attività investigative hanno evidenziato l’interesse della criminalità organizzata per la gestione dell’appalto relativo all’ampliamento del cimitero comunale. Successivamente, è emerso un quadro più ampio di collegamenti tra candidati e fiancheggiatori della criminalità organizzata, finalizzati a ottenere vantaggi economico-criminali in seguito alla rielezione di amministratori locali. Dalle intercettazioni sono emersi elementi che documentano una precisa pianificazione della distribuzione dei voti, tale da permettere la convergenza dei consensi non solo verso i candidati di riferimento, ma anche verso un candidato della lista avversaria, al fine di garantire la sua permanenza in carica come consigliere provinciale.

In più occasioni, il referente della fazione cri- minale preannunciava ai candidati l’esito delle elezioni, compresi gli incarichi che poi avrebbero ricoperto. Le indagini hanno inoltre rivelato tentativi del gruppo camorristico di perseguire rilevanti interessi economici attraverso la connivenza degli amministratori comunali eletti. Tra questi, spicca l’intenzione di realizzare un impianto di cremazione accanto al cimitero comunale, con la gestione del servizio affidata a una nuova società di cui uno dei membri del clan sarebbe diventato socio occulto. L’operazione rappresenta un duro colpo all’infiltrazione della criminalità organizzata nella politica locale e conferma l’attenzione della Procura della Repubblica e delle forze dell’ordine nel contrasto dei fenomeni di scambio elettorale politico-mafioso. La Prefetta di Caserta, Lucia Volpe, ai sensi della Legge Severino, ha accertato la sussistenza della causa di sospensione dalla carica del sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, del vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Pari opportunità e Politiche giovanili Veronica Biondo e del consigliere comunale Giuseppe Nuzzo, nei confronti dei quali il gip presso il Tribunale di Napoli ha disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare. Il provvedimento è stato notificato al presidente del consiglio comunale per la comunicazione all’organo consiliare. In base alle previsioni contenute nello statuto comunale, le funzioni di sindaco saranno esercitate dall’assessore non esterno più anziano di età, vale a dire Carmine De Lucia (classe 1958). “Chiediamo le dimissioni dell’intero consiglio comunale, credendo realmente che in questo momento sia la cosa più giusta da fare” afferma Città di Idee.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome