NAPOLI – Le inchieste della magistratura belga chiudono definitivamente il discorso di Forza Italia per la presidenza della Regione. Anche se Fulvio Martusciello non risulta indagato, gli accertamenti sulla riscossione delle indennità e l’arresto della sua capo staff fanno tramontare la sua autocandidatura e a questo punto non si sa se Forza Italia (che già era scarsamente accreditata per l’indicazione del candidato presidente del centrodestra) proporrà un altro nome al suo posto o rinuncerà del tutto. Stamattina alle 9,30 Lucia Simeone sarà interrogata. “E’ pronta a difendersi da accuse mortificanti, le viene chiesto di giustificare un bonifico di mille euro” ha detto il suo legale, l’avvocato Antimo Giaccio. La Simeone, di Ercolano, è stata raggiunta da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe nell’ambito di un’inchiesta incentrata su presunte tangenti, per circa 46mila euro, versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese Huawei sul 5G. La donna è stata raggiunta ieri dalla polizia di stato di Marcianise in un B&B di Santa Maria Capua Vetere dove le è stato notificato il mandato di arresto europeo per i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio. Solo ieri mattina l’avvocato, che ha incontrato la Simeone nel carcere di Secondigliano dove si trova da giovedì, ha potuto prendere atto delle basi su cui si poggiano le contestazioni degli investigatori. “Sono accuse non comprensibili – sostiene il legale – notificate peraltro in lingua francese. Non sappiamo neppure chi siano i componenti di questa associazione a delinquere a cui si fa riferimento”.
“Gli inquirenti francesi – spiega Giaccio – chiedono di giustificare la ricezione e il riciclaggio di mille euro, denaro ricevuto attraverso un bonifico emesso dall’ex collega portoghese dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martens”. E nell’interrogatorio di stamattina “daremo spiegazioni circa questi soldi ricevuti da un collega”.
“Non dò lezioni in casa altrui e da garantista non mi basta un’inchiesta per condannare o eliminare qualcuno”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini durante l’evento di ieri a Napoli, senza quindi spendersi più di tanto per la difesa dell’europarlamentare azzurro. Del resto, la Lega rivendica ufficiosamente candidature in tutte le Regioni dove ha la possibilità di farlo, anche se in Campania non sarà facile spuntarla su FdI.
“Stiamo ragionando – ha proseguito Salvini – come Lega, stiamo crescendo a Napoli in tutti i comuni, in Regione. Io qualche idea sui candidati e le candidate ce l’ho, però lo discuteremo con tutto il centro destra”.
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