NAPOLI – Le mani dei Contini sul gioco d’azzardo e le estorsioni: così la cosca del Vasto controllava il territorio. Sedici persone arrestate dai carabinieri ieri mattina.
Le accuse, a vario titolo: associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, esercizio abusivo di attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, autoriciclaggio e false fatturazioni per operazioni inesistenti, aggravati dalla finalità di agevolare il clan Contini.
Un duro colpo al sodalizio, inserito nell’Alleanza di Secondigliano. Come non accadeva da anni. Ma andiamo con ordine. Arresti in carcere per Gaetano Attardo, 59 anni, che gli inquirenti indicano come uomo di fiducia dei Contini. Poi c’è il fratello Salvatore Attardo, 47 anni, Michele Attardo,29 anni, Pasquale Attardo, 41 anni, Vincenzo Attardo, 37 anni, Mario Maietta, 34 anni,e Umberto Pisco, 55 anni.Ai domiciliari il commercialista Ciro Presta, 55 anni, Sirenella Mele, 44 anni, Giovanni Esposito, 30 anni, Gennaro Patierno, 34 anni, Francesco Patierno, 37 anni e Gennaro Tammaro, 31 anni.
Mentre una seconda misura cautelare dispone il carcere per Alfredo De Feo, 53 anni, indicato dalla Procura uomo forte dei Contini, per Vincenzo Madonna, 43 annie Gaetano Ammendola, 38 anni. L’indagine nasce da una denuncia per usura il 31 ottobre 2019. Poi gli accertamenti nel settore della compravendita di materiali ferrosi.
Il blitz è scattato all’alba di ieri. Una operazione dei carabinieri con sedici arresti e sequestri. Tra Napoli e Volla. Il Nucleo Investigativo e la compagnia Stella hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Procura (Direzione Distrettuale Antimafia).
Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che all’esito dell’attività di indagine, sarebbero emersi: la connessione di reati al settore del gioco d’azzardo, controllato in modo monopolistico dal clan nel quartiere Vasto–Arenaccia; presunte condotte estorsive ai danni di debitori per ottenere la restituzione della somma capitale prestata e degli interessi pattuiti; il ricorso a società cartiere che, destinate a giustificare operazioni inesistenti con l’emissione di fatture false, avrebbero ricevuto e ripulito il denaro di provenienza illecita, tra cui proprio quello originato dalle bische clandestine. E ancora: episodi di fittizia intestazione di beni, funzionali all’ipotizzata attività di riciclaggio ed all’elusione dei controlli antifrode.
Il gip inoltre ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di quote societarie nella disponibilità degli indagati nonché di oltre 3 milioni di euro.
Gaetano Attardo era stato arrestato l’8 novembre 2019, dopo 7 mesi di irreperibilità. In una operazione congiunta di polizia e carabinieri.
Gli investigatori lo indicarono come ‘esponente di spicco del clan Contini’.
Una indagine nell’ambito dell’attività coordinata della Procura Distrettuale Antimafia. Attardo quel giorno fu rintracciato all’interno di una villetta di Castelvolturno, durante un intervento delle pattuglie della squadra mobile e del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale.
Era irreperibile dal 26 giugno 2019, quando era stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di 126 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Contini).
All’interno dell’abitazione era presente un altro soggetto, che fu tratto in arresto per favoreggiamento personale con l’aggravante mafiosa.
Coltellate dopo dissidi familiari, fermato un 24enne
Coltellate in una lite, arrestato Pasquale Attardo, 24 anni. Una persona è irreperibile ed è ricercata dalla polizia. Avrebbero ferito due fratelli (cugini di Attardo), dopo dissidi familiari, che avevano provocato forti frizioni lo scorso anno. Una diaspora, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine.
I fatti. Pasquale Attardo è il figlio di Salvatore Attardo.Le vittime sono i figli di Gaetano Attardo: i fratelli Pasquale Attardo, 41 anni e Vincenzo Attardo, 37 anni.
Uno medicato con prognosi di 20 giorni per ferite al torace, l’altro ricoverato per lesioni profonde all’addome. Dagli uffici di via Medina spiegano che per l’aggressione sono indagate quattro persone. Una è irreperibile: Michele Maietta (fratello di Mario Maietta). Gli agenti gli devono notificare il provvedimento della magistratura. Pasquale Attardo è difeso dall’avvocato Leopoldo Perone. Ieri mattina gli agenti della sezione Omicidi della squadra mobile hanno eseguito il decreto di fermo per il 24enne, emesso dalla Procura della Repubblica (Direzione Distrettuale Antimafia). Secondo la questura, Pasquale Attardo è indiziato di tentato omicidio, nonché di detenzione e porto di armi comuni da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso, in quanto riferibili alla consorteria criminale denominata clan Contini. In particolare, l’indagato, nella giornata del 29 settembre 2022, armato di pistola e coltello, avrebbe prima aggredito con calci e pugni i due cugini, approfittando di una lite, che era in corso tra numerosi altri soggetti, e, una volta rovinate al suolo le persone offese, le avrebbe accoltellate in zone vitali. I due fratelli furono assaliti in piazza Luigi Poderico nel cuore del quartiere Vasto. Poi accompagnati in scooter all’ospedale dei Pellegrini. Entrambi incensurati e abitano a 200 metri dal luogo dell’aggressione. Nel nosocomio arrivarono gli agenti dell’ufficio prevenzione generale. Ascoltato il 41enne, aveva spiegato che era stato colpito alla testa e alle spalle e aveva perso conoscenza. Si era svegliato in ospedale. Non aveva capito quasi nulla. Aveva avvertito solo un forte trambusto in strada. Il 36enne era stato colpito con più fendenti all’addome ed è stato ricoverato in prognosi riservata. Poi trasferito all’ospedale del Mare per un intervento chirurgico. Il padre dei ragazzi feriti è considerato un personaggio di primo piano dei Contini.
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