ROMA – “Posticipare il coprifuoco dalle 22 alle 23”: è una delle richieste che le Regioni e le provincie autonome chiedono in una lettere griffata Conferenza delle Regioni al premier Mario Draghi. Vogliono che venga consentito l’accesso ai ristoranti “sia al chiuso che all’esterno, senza differenze di trattamento con riguardo agli orari di somministrazione”.
La misura, così come è stata prevista dal governo, “rischia di discriminare gli esercizi che dispongono degli spazi esterni rispetto a coloro che non ne dispongono”, hanno aggiunto i governatori. Per cui si “sottolinea la necessità della previsione di un’apposita norma nel prossimo decreto che consenta di modulare le aperture delle attività in relazione all’andamento della situazione epidemiologica”
Il nodo scuola
E per quanto concerne la scuola, “prendono atto con amarezza delle decisioni emerse in Cdm in relazione al tema della percentuale minima per la didattica in presenza per le superiori. Un metodo che non ha privilegiato il raccordo tra le diverse competenze che la Costituzione riconosce ai diversi livelli di governo”.
Sport, spettacoli e mercati
L’accento cade anche su altri settori su cui si “si evidenzia la necessità di uniformare le date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto al fine di evitare incomprensibili discriminazioni. Con riferimento invece ai parchi tematici si chiede di valutare l’anticipazione dell’apertura, parimenti alle attività dei mercati”.
In calo l’Rt
Intanto la buona notizia arriva anche dal calo dell’Rt nazionale di contagio che scende a 0,81 contro lo 0,85 della ascorsa settimana. Lo affermano Ministero della salute e Iss in merito alla forbice di tempo che va dal 11 al 18 aprile. E nelle Regioni dove i dati inducono all’ottimismo come Lazio e Liguria, sono state già annunciate le prime riaperture. Sperano in un cambio di colore dall’arancione al giallo anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Gkulia, Abruzzo, Molise, Marche, Veneto, Piemonte ed Umbria, così come le provincie autonome di Trento e Bolzano con l’Rt al di sotto dell’1. Mentre Campania, Calabria, Sicilia Basilicata e Toscana dovrebbero rimarcare il colore già in essere in quanto presentano un Rt vicino all’1 e una incidenza al di sopra del 200. In zona rossa ancora Val d’Aosta, Sardegna e Puglia, almeno per altri sette giorni.