NAPOLI (Giuseppe Stanga) – Addobbi, luci e melodie. L’atmosfera natalizia si fa sentire ed è corsa ai regali da scambiarsi durante le feste. Durante questo periodo i rifiuti aumentano in media del 30%. Anche lo spreco di cibo, i viaggi, l’energia per illuminare tutto a festa rischiano di contribuire ad alzare drammaticamente l’impronta ambientale del Natale. Per ridurre la nostra impronta sul pianeta il Wwf ha stilato il Decalbero di Natale 2022 che raccoglie 10 spunti green ed eco-consigli da seguire durante le feste.
Albero
Se in casa hai già un albero sintetico è meglio continuare ad usarlo per più tempo possibile. In caso contrario è meglio acquistarlo da un vivaio. Da scegliere sono gli alberi coltivati localmente e venduti con radici nude o con zolla che assicurano alla pianta una durata prolungata. Per farlo durare più a lungo, bisogna fare attenzione a tenere l’albero lontano da fonti di calore e innaffiarlo regolarmente. Se disponiamo di spazio esterno, possiamo tenerlo ancora per qualche anno in un vaso molto grande così da assicurarci un bell’albero “a km 0” per i successivi Natali.
Decorazioni e luci
Le decorazioni natalizie possono diventare un tripudio di plastica glitterata che di solito finisce in discarica dopo qualche anno. Piuttosto che acquistarne di nuove, organizziamo uno scambio di decorazioni natalizie con gli amici. Possiamo realizzare ghirlande colorate ritagliando vecchie carte e cartoncini da legare poi con lo spago. Oppure possiamo usare rametti, foglie colorate, ghiande e fiori secchi e utilizzarli insieme a bucce essiccate della frutta (ad esempio arance e mele) per realizzare dei bei centri tavola o decorare l’albero. Esiste un modo per illuminare l’albero, la nostra casa, il giardino o il terrazzo in modo più sostenibile. Per gli esterni, scegliamo luci dotate di un pannello fotovoltaico: 4-6 ore di sole sono sufficienti per averne 8-12 di luce! Albero e presepe teniamoli accesi solo la sera e con luci a led, e ricordiamoci di spegnerli quando usciamo o andiamo a dormire.
Carta regalo e barattoli
Evitiamo le solite confezioni regalo, perché la maggior parte di esse non può essere riciclata. Consideriamo l’uso di iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette che non utilizziamo, ecc. Ottima la soluzione di usare scampoli di stoffe, foulard e vestiti che non usiamo più… oltre ad ottenere un pacco elegantissimo, è un modo per non sprecare la stoffa avanzata. Proviamo a realizzare dei regali personalizzati all’insegna dell’autoproduzione e del riciclo creativo. Con le bucce, i gambi, le foglie e i semi di molti prodotti si possono realizzare conserve, dolcetti, infusi, frutta candita o al miele, salse, semi da sgranocchiare, spezie e ortaggi sott’olio. Possiamo confezionare il tutto riutilizzando i barattoli di vetro che abbiamo a casa e una bella etichetta di carta scritta a mano.
Donare esperienze
Tendiamo spesso ad accumulare oggetti, a Natale potremmo invece creare nuove tradizioni familiari sostenibili, passando anche del tempo con i nostri cari. Tra le idee ci sono il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o la piantumazione di un albero.
Tavola e menù
Iniziamo dalla tovaglia: una bella tovaglia di cotone o lino è da preferire alle tovaglie usa e getta di carta o, peggio, di plastica. Rispolveriamo il servizio bello, quello della nonna o della vostra famiglia ed evitiamo le stoviglie usa e getta. Per il segnaposto usiamo spezie ed erbe aromatiche e per un tocco di luce calda usiamo qualche candela in cera naturale certificata. Per rispettare l’ambiente a tavola anche a Natale, proviamo un menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne.
Outfit e make-up
L’acquisto di un vestito nuovo da indossare solo una volta per le feste è da evitare, dato l’enorme problema dei rifiuti dell’industria della moda. Scegliamo cosmetici all’interno di materiali riciclati e riciclabili, pensati per essere differenziati facilmente. Un nuovo trend sono i cosmetici solidi e “nudi”, ovvero venduti senza una confezione attorno.
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