Lecce (LaPresse) – I carabinieri del Ros stanno eseguendo, nella provincia di Lecce, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone. Tra cui appartenenti a due gruppi criminali federati al clan Tornese di Monteroni. Sono indagati per associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione. Ed anche porto abusivo di armi e altri reati aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa che ha ricostruito gli assetti organizzativi della frangia salentina della Sacra Corona Unita. Nonché le attività di narcotraffico e i tentativi di infiltrazione dei clan in alcuni settori economici del litorale gallipolino. In particolare quello ittico e del servizio di security presso i locali pubblici. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la sede del comando provinciale carabinieri di Lecce alle ore 10.30.
Vari arresti per l’attività di corrispondenza dal carcere
La polizia di Brindisi ha arrestato alcuni fiancheggiatori, affilati ed esponenti di spicco appartenenti ad una frangia della Sacra Corona Unita, per lo più operante nel territorio di Brindisi, Tuturano e Mesagne. Le indagini hanno permesso di accertare come due detenuti, autorevoli referenti dell’associazione mafiosa, dessero disposizioni ed ordini direttamente dal carcere, attraverso una fitta corrispondenza e contatti telefonici, riuscendo così a ricostituire e compattare un agguerrito gruppo criminale. Inoltre, i due mantenevano contatti con numerosi altri soggetti ristretti in vari istituti penitenziari italiani, attribuendogli l’investitura mafiosa e, in alcuni casi, sancendone l’affiliazione.