Lecce, spaccio a Gallipoli: 7 fermi, 18 denunce

Avevano messo in piedi una florida attività di spaccio in quattro luoghi differenti della località balneare

Lecce (LaPresse) – I carabinieri del comando provinciale di Lecce e della compagnia di Gallipoli stanno eseguendo sette provvedimenti di fermo. Per spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, a carico di altrettante persone extracomunitarie. Sono responsabili di aver messo in piedi una florida attività di spaccio in quattro luoghi differenti della località balneare Baia Verde nella città di Gallipoli. Altre 18 persone sono state denunciate a piede libero. Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa condotta dai carabinieri tra il 13 luglio e il 5 agosto 2018 con l’utilizzo di telecamere. I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa. Che si terrà presso il comando provinciale dei carabinieri di Lecce stamattina alle ore 11.00.

La scorsa settimana anche Gallipoli coinvolta nell’operazione ‘Labirinto’

L’operazione ‘Labirinto’ è stata portata a termine nei giorni scorsi dai carabinieri del Ros di Lecce. Il gip, su richiesta della Dda, ha disposto dunque il sequestro preventivo di beni per 6 milioni di euro tra società immobili e conti bancari. Nei confronti di Saulle Politi, Davide Quintana e Fabio Rizzo. I tre uomini, indagati insieme ad altri 30, erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione che aveva disarticolato due organizzazioni criminali legate al clan Tornese di Monteroni (Lecce). Nello specifico, i sodalizi criminali emersi dall’operazione erano capeggiati da Fabio Rizzo e Saulle Politi. Erano dediti al traffico internazionale e spaccio di droga, detenzione e porto abusivo di armi. Ed anche estorsione e danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso. Non erano in conflitto tra loro e controllavano in particolare i territori di San Cesario, Gallipoli, Monteroni di Lecce e Lecce.

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