Lega, Centemero: “Non ho usato i soldi Parnasi per il partito”

"Io non ho ancora ricevuto alcun avviso dalla magistratura. Qui stiamo parlando di una regolare erogazione liberale ad un’associazione culturale che non è collegata alla Lega... Sono, assolutamente tranquillo perché tutto è stato fatto nel massimo della trasparenza"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 19-09-2018 Roma Politica Camera dei Deputati. Presentazione congiunta della proposta di legge “Misure di semplificazione fiscale, sostegno all’economia reale e contrasto all’evasione fiscale" Nella foto Giulio Centemero Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 19-09-2018 Roma (Italy) Politic Chamber of Deputies. Joint presentation of the bill "Measures to simplify taxation, support the real economy and fight tax evasion" In the pic Giulio Centemero

MILANO (LaPresse) – Lega, Centemero: “Non ho usato i soldi Parnasi per il partito”. “Io non ho ancora ricevuto alcun avviso dalla magistratura. Qui stiamo parlando di una regolare erogazione liberale ad un’associazione culturale che non è collegata alla Lega… Sono, assolutamente tranquillo perché tutto è stato fatto nel massimo della trasparenza”.

Lega, le dichiarazioni del deputato milanese Giulio Centemero

Così il deputato milanese Giulio Centemero, tesoriere del partito di Matteo Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera. Centemero è anche il presidente dell’associazione ‘Più Voci’ che, tra l’altro, ha pagato i conti di Radio Padania e che ora è finita nel mirino della Procura di Roma (finanziamento illecito dei partiti) per i 250 mila euro versati nel 2015 nelle sue casse a più riprese da Luca Parnasi, l’imprenditore poi arrestato nell’inchiesta sullo stadio della Roma. “Quei soldi – risponde Centemero, – non sono serviti per le attività del partito, non c’è collegamento tra l’associazione e la Lega”. “Sono un libero cittadino che può iscriversi a qualsiasi associazione – ha spiegato – Sono sereno anche se, devo dire, ora i soci dell’associazione sono un po’ spaventati”.

Il nome di Parnasi è finito nel registro degli indagati della Procura di Roma, insieme a quello di Francesco Bonifazi, tesoriere renziano del Pd, con la stessa accusa. “Io rispondo per le mie attività non posso sapere cosa fanno Bonifazi e il Pd”, ha ribadito. .

I 250 mila euro incassati da Parnasi nel 2015 “sono serviti anche per Radio Padania che era in difficoltà e per il sito il Populista. E poi per la presentazione di alcuni libri”.

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