Milano, 5 dic. (LaPresse) – “All’Ucraina, al Governo ucraino, chiediamo risposte e vogliamo giustizia su un giornalista italiano, Andrea Rocchelli, un ragazzo italiano trucidato senza un perché. Vogliamo sapere cosa è successo, vogliamo i nomi dei responsabili di questo delitto. Questo caso per certi versi è analogo a quello di Regeni, ucciso in Egitto. Ci sono questioni ascrivibili al Governo ucraino sotto forma di collaborazione e trasparenza. L’attuale Governo non ha fatto quanto possibile per dare le risposte che abbiamo chiesto sull’omicidio di questo giornalista italiano”. Così Paolo Grimoldi, vicepresidente della commissione Esteri della Camera, membro del Consiglio d’Europa e capo della delegazione italiana presso l’Osce, intervenendo stamattina alla tavola rotonda ‘Il caso Andrea Rocchelli e lo stato dei diritti umani e della libertà di parola in Ucraina’ ad Assago (Milano). Il fotoreporter Rocchelli, originario di Pavia, è stato ucciso il 24 maggio 2014, a 31 anni, ad Andreyevka, nelle vicinanze della città di Sloviansk, nell’Ucraina orientale.
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“Adesso vogliamo risposte dall’Ucraina e siamo chiari, rivolgendoci a tutti gli europarlamentari italiani. All’ EuroParlamento si stanno per votare tutta una serie di questioni che riguardano l’Ucraina, ecco prima di votarle noi chiediamo al Governo ucraino di farci avere le risposte, la verità, sul delitto di Andrea Rocchelli”, ha aggiunto Grimoldi. “Come componente della delegazione italiana dell’Osce farò tutto quanto possibile per arrivare alla verità sul caso Rocchelli e utilizzerò tutti gli strumenti istituzionali a mia disposizione per avere giustizia e lo farò anche a Kiev. Quando insieme alla delegazione internazionale dell’Osce, saremo in Ucraina per vigilare sul voto delle elezioni presidenziali. Sperando che con le prossime elezioni in Ucraina si possa avere un governo che metta al primo posto le questioni della giustizia e della verità. Anche se riguardano un cittadino italiano”, ha concluso l’esponente del Carroccio.