Lega primo partito ma perde voti. M5S stabile, Pd ai minimi storici. Centrodestra unito sfiora il 50%

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – La Lega perde consensi ma resta il primo partito del Paese. Stabile il Movimento 5 Stelle, che però dalle scorse politiche perde quasi 10 punti. Il Partito Democratico è ai minimi storici, ma in pieno congresso. Sul fronte del centrosinistra è in calo LeU, mente guadagna oltre un punto +Europa. In aumento anche Forza Italia e, sia pure di pochi decimali, Fratelli d’Italia. Ma il ‘primo partito’ resta la vasta area degli indecisi-astenuti, che vola al 42,5%. Manca tanto alle elezioni Europee, la volatilità del voto accertata negli ultimi anni potrebbe consegnarci, tra pochi mesi, un quadro completamente diverso.

Lega primo partito, ma perde voti. I sondaggi premiano il centrodestra unito

La Lega di Matteo Salvini si conferma primo partito al 34,4%. Secondo i rilevamenti dell’istituto Ipsos realizzati per il Corriere della Sera, il Carroccio è però in calo. Dopo il balzo in avanti tra dicembre e gennaio, si ferma l’avanzata leghista, che perde oltre un punto percentuale. A guadagnare posizioni sono gli altri partiti del centrodestra. Silvio Berlusconi può tirare un piccolo sospiro di sollievo: Forza Italia ha guadagnato un punto, attestandosi all’8,1%. Sale anche Fratelli d’Italia: la forza politica di Giorgia Meloni è al 3,6%. Sommate, insieme alle altre micro-liste il centrodestra unito sfiorerebbe il 50% dei consensi. Sono dati che potrebbero pesare sull’attuale formazione di governo e spingere Salvini a ricomporre l’alleanza. Conta molto anche il peso specifico delle altre forze a livello locale: da sola la Lega rischierebbe di perdere eventuali tornate regionali o comunali.

Il Pd ai minimi storici aspetta le primarie

Cala il centrosinistra. Il Pd è ai minimi storici: per i Dem un misero 16,1%. Va detto che è in piena fase congressuale, senza una guida. Non è dato sapere quale sarà il favore degli italiani dopo le primarie, soprattutto se in una prospettiva di ricostruzione dell’intero campo della sinistra con la vittoria di Zingaretti. LeU perde qualche decimale ed si ferma al 2,2%. Ma, come per il Pd, vale lo stesso per la formazione di Bersani e Speranza: una ricostruzione di campo potrebbe sparigliare e rimescolare tutto. +Europa sale al 4,2%, che permetterebbe al partito di superare lo sbarramento alle europee. Non è dato sapere, tra l’altro, quanto influirà sui sondaggi la manifestazione di oggi di Cgil-Cisl-Uil con Maurizio Landini appena eletto segretario Cgil. Potrebbe dare nuovo slancio.

5 Stelle ‘stabili’ non riescono a risalire la china

Il Movimento 5 Stelle è stabile. Ma non è una buona notizia per Luigi Di Maio e Co. I pentastellati hanno perso quasi 10 punti dalle ultime politiche e sono impiantati sul 25,4%. Pagano, ad oggi, l’alleanza con la Lega, le tante gaffe dei propri esponenti e l’inseguimento costante delle politiche salviniane. Brutte notizie in vista delle Europee che potrebbero dare il vita ad un redde rationem interno poco prima del voto con il rischio di ricadute pesanti sull’asse di governo gialloverde. Staremo a vedere.

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