MILANO – Se il centrodestra vincerà in Calabria e in Emilia-Romagna “chiederemo immediatamente il voto. Senza voler dare consigli al presidente della Repubblica, lo scioglimento delle Camere è lo strumento giusto quando c’è troppa distanza tra quello che pensa e vuole la gente e quello che fa il palazzo. E se perderanno anche nella loro storica roccaforte, sarà evidente che la distanza è siderale. Ma comunque vada il voto, questo governo non andrà avanti per molto”. Così la leader di Fdi Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della sera.
Il referendum leghista per l’abolizione della quota proporzionale “l’abbiamo sottoscritto, ma bisognerà vedere se la Consulta lo accoglierà e purtroppo non è scontato. In ogni caso, ci batteremo contro il bluff di questi pagliacci. Che nel giorno in cui veniva colpito un aereo ucraino, la Turchia entrava in Libia. Venivano attaccate le basi Usa in Iraq, si vedevano per parlare di legge elettorale. Hanno partorito una bella proposta per far sì che siano sempre i partiti, accordandosi tra loro, a decidere chi governa”, aggiunge Meloni. “Riproporre il proporzionale è scandaloso, ma d’altra parte se uno come Franceschini rivendica la volontà di ‘fare i governi in Parlamento’ è chiaro che sono pronti a tutto. Vorrebbero una eterna ingovernabilità per poter essere sempre al centro di tutto, contro la volontà dei cittadini.
Ora mi aspetto che il centrodestra non si presenti in ordine sparso. Ma con una proposta unitaria per un sistema con meccanismo maggioritario che dia a chi vince la possibilità di governare. E spero che il capo dello Stato dica per una volta a questi signori che non può sempre e solo prevalere l’interesse di partito su quello degli italiani”. Contro una legge elettorale proporzionale “vanno fatte le barricate”, rimarca.
(LaPresse)