ROMA (LaPresse) – Legittima difesa, Civati: “Da Lanciano l’esempio che non servono italiani armati”. “‘Non sono capace di uccidere, nemmeno un delinquente. E se avessi avuto un’arma in casa sarei morto io’. Anche nello shock successivo a un evento così terribile per la sua famiglia, Carlo Martelli ci ricorda quanto complesso e delicato sia il tema della legittima difesa. E risuona da monito a chi, per far un regalo alla lobby delle armi, vuole rendere gli italiani dei cow-boy. Martelli ha sottolineato che una pistola in casa avrebbe rischiato di armare i rapinatori, facendo sfociare tutto in una tragedia peggiore”. Lo dichiara infatti Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, in riferimento alla rapina avvenuta a Lanciano e alle parole pronunciate dal medico aggredito.
Legittima difesa, le dichiarazioni di Giuseppe Civati
“Nelle stesse ore – aggiunge Civati – è giunta notizia di un uomo, agente di polizia fuori servizio a Guidonia, prosciolto dall’accusa di omicidio: aveva usato, nel giugno 2017, l’arma per difendersi dai rapinatori. Perché la legittima difesa è già prevista dall’ordinamento italiano. E funziona.
Anche in questo caso bisogna solo garantire un miglior funzionamento dei tempi della Giustizia. Non occorrono stravolgimenti, utili solo a far propaganda al prezzo di far aumentare il pericolo e l’insicurezza. E con l’aumento dei delitti in famiglia”.