Legittima difesa, via libera alla Camera. Ma il M5S resta perplesso

Con 373 sì, 104 no e due astenuti l'aula di Montecitorio ha dato via libera il provvedimento caro a Matteo Salvini, ora atteso nuovamente al Senato per la terza lettura, prima di diventare legge.

ROMA – La legittima difesa supera lo scoglio della Camera. Con 373 sì, 104 no e due astenuti l’aula di Montecitorio ha dato via libera il provvedimento caro a Matteo Salvini, ora atteso nuovamente al Senato per la terza lettura, prima di diventare legge. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia plaudono all’approvazione della prima norma proposta dal centrodestra.

Il Movimento Cinque Stelle non è entusiasta

Non entusiasta il Movimento 5 stelle, percorso al suo interno da una linea di dissenso. Nei primi voti di stamattina agli emendamenti sono risultati assenti circa 35 deputati pentastellati su 219, mentre altri 34 risultano dai tabulati in missione. Lo stesso vicepremier Luigi Di Maio aveva ammesso qualche perplessità. “E’ sicuramente una legge della Lega – ha detto – e come per l’approvazione dell’anticorruzione del M5s la Lega non era entusiasta. Non è che tra noi ci sia tutto questo entusiasmo”.

Rispettato il contratto di governo

E ha precisato: “Non è questione di cosa c’è scritto nella legge. E’ il modello di Paese, il messaggio: i cittadini devono essere difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell’ordine”. Con la nuova norma la difesa sarà “sempre” legittima qualora ci si trovi “in uno stato di grave turbamento”. Verranno introdotte anche pene più severe per tutti quei reati che minano la sicurezza della persona come furto, rapina e violazione di domicilio.

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