MILANO – “La collaborazione c’è sempre stata. Sono anche convinto che vada rafforzata: quando andiamo a cercare commesse all’estero possiamo muoverci in maniera ancora più coordinata. Noi facciamo la parte elettronica, loro la parte navale. Dobbiamo continuare a lavorare insieme: la Marina Militare, in questo caso, è il ‘cliente’ e questo obbliga a essere coordinati”, ma una fusione tra i due gruppi “mi sembrerebbe un uso sbagliato del tempo”. A parlare in una intervista a Repubblica è Alessandro Profumo, ad del gruppo Leonardo.
“Prendiamo Fincantieri: fanno navi per i settori civile e militare. Tra di loro ci sono sinergie. Mentre non mi pare che ci siano tra chi fa elettronica per la difesa e chi costruisce scafi”, afferma.
(LaPresse)