L’esercito delle truffe rovina Casal di Principe

Raffaele Conte

Rappresentano l’ingranaggio essenziale della truffa. Senza di loro, i ‘geni’ che la organizzano non riuscirebbero a monetizzarla. Parliamo dei ‘money mule’: in cambio di poche centinaia di euro, rischiando condanne e carcere, consentono alle menti dei raggiri di guadagnarne migliaia.
Le indagini recenti hanno rivelato che una significativa parte di questi concorrenti (a volte anche inconsapevoli) nelle truffe (da quelle riguardanti i vari bonus garantiti dallo Stato a quelle sui noleggi di auto, passando per i falsi incidenti e altro ancora) risiede nell’Agro aversano, in particolare nella zona di Casal di Principe.
Poca conoscenza dei rischi, difficoltà economiche, una cultura della legalità a volte non troppo radicata: probabilmente è questo il mix che ha creato terreno fertile nell’Agro aversano, facendo sì che diversi suoi residenti si apprestino a svolgere i ruoli di ‘money mule’. Uno di loro, Raffaele Conte, 52enne assistito dall’avvocato Marco Nencini, è stato arrestato ieri dai carabinieri. I militari dell’Arma della locale stazione, diretti dal maresciallo Michele Conte, hanno dato esecuzione all’ordinanza del Tribunale di Siena, che ha disposto la revoca dei benefici e l’arresto di Raffaele Conte, portandolo nella prigione di S. Maria Capua Vetere. Il 52enne dovrà scontare 2 anni e 4 mesi in cella e pagare pure una multa di 40.500 euro.
A determinare il suo trasferimento nelal casa circondariale Uccella è stato un cumulo di condanne irrevocabili per una truffa in concorso concretizzatasi a Sassari nel 2018, per il reato contrabbando di sigarette e per una bancarotta fraudolenta commessa a Siena nel 2017.
Tornando alle truffe, rappresentano ormai reati diffusissimi che i locali realizzano non solo ai danni dei loro concittadini, ma che spesso concretizzano in trasferta, in territori distanti dalla Campania (dove invece risiede la base organizzativa). La criminalità organizzata ha intuito il potenziale economico di queste truffe e da tempo cerca di incorporarle nei propri affari per potenziare le proprie entrate. E’ redditizio e rischiosi solo per alcuni, ma si tratta di un sistema complesso che, come detto, funziona grazie ai ‘money mule’, soggetti convinti a trasferire somme di denaro tramite i loro conti correnti o carte prepagate in cambio di un esiguo compenso. Tuttavia, partecipando a questi schemi, si diventa complici di reati finanziari, come il riciclaggio di denaro, senza rendersi conto, spesso, delle gravi conseguenze legali. È fondamentale essere vigili e rifiutare ogni richiesta di questo tipo per evitare problemi giudiziari.

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