ROMA (LaPresse) – Leu: “Quali sono state le motivazioni che hanno portato le forze dell’ordine ad operare, sabato scorso. Un indiscriminato controllo a tappeto nei confronti dei partecipanti ad una manifestazione nazionale contro il razzismo e la violenza xenofoba. Che peraltro non ha avuto alcun tipo di problema di ordine pubblico, bloccando i pullman che stavano entrando nella città di Roma”. E’ quanto si legge nell’interrogazione al governo dei deputati di Liberi e Uguali, primo firmatario Nicola Fratoianni. Dopo le polemiche del fine settimana per i tanti pullman bloccati con a bordo i manifestanti del corteo No Razzismo e contro il Dl Sicurezza. “Vogliamo sapere inoltre chi abbia ordinato tale tipo di controlli, se a livello della questura di Roma o a livello nazionale all’interno del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. E in basi a quali motivazioni od urgenti motivi di pubblico pericolo”.
Leu dice la sua sulla manifestazione di sabato scorso a Roma
“Infine vogliamo sapere quali provvedimenti abbiano assunto o intendano assumere il Ministero dell’Interno e il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Nei confronti dei responsabili dell’operazione di indiscriminato controllo dei partecipanti alla manifestazione di sabato scorso. E se intendono dare indicazioni di rispetto delle norme costituzionali per le prossime mobilitazioni di protesta, affinchè non si ripetano episodi di questo genere”. “I controlli operati dalle forze dell’ordine hanno bloccato per molto tempo i manifestanti. Che sono stati identificati e videoregistrati. Inoltre vi è stato un minuzioso controllo dei bagagli personali e di quanto scritto sugli striscioni utilizzati poi al corteo. Non si può che esprimere sorpresa e preoccupazione – afferma Fratoianni – per quanto avvenuto.
Il livello di controlli indiscriminati è stato assolutamente sproporzionato. Al limite del rispetto dei diritti costituzionali. Il controllo preventivo degli striscioni, ad esempio, è un precedente gravissimo. Nel caso poi di manifestazioni politiche o sociali è una violazione palese della Costituzione della nostra Repubblica”.